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Signori (Giornale): «Strama e il suo interismo in quella mano fasciata»

Lorenzo Roca

È arrivato Stramax, che oscura Mourinho. Due derby e vittorie a Torino. Alla faccia di spensieratezza e provincialismo, due termini che gli hanno fatto venire i nervi. Ma Stramax si è guadagnato il suo spicchio di credibilità e quella mano...

È arrivato Stramax, che oscura Mourinho. Due derby e vittorie a Torino. Alla faccia di spensieratezza e provincialismo, due termini che gli hanno fatto venire i nervi. Ma Stramax si è guadagnato il suo spicchio di credibilità e quella mano fasciata, con la quale è uscito dallo Juventus stadium, causata da una botta tirata alla panchina dopo le scellerate divagazioni arbitrali, diventerà un simbolo del suo interismo, dell’appartenenza alla specie. In Italia spesso si pensa vinca l’allenatore, più della squadra. Invece contanoigiocatori. Ma contro la Juve anche il tecnico ha messo del suo: ha battuto Conte nella tattica, ha creduto nella forza della sua squadra ha avuto freddezza nei cambi.Il termine spensieratezza, usato da Marotta, è stato l’ennesimo grimaldello per riportare alla tensione le relazioni Inter-Juve: preso male da tutta la dirigenza. Poi ci si è messo anche l’arbitro.  Il gioco dell’Inter è ancora lontano dall’essere Doc, ma nemmeno l’Inter di Mourinho lo aveva. L’Inter è l’unica vera antagonista della Juve. Progetto quasi perfetto: da qui alloscudetto. Intanto oggi Stramaccioni sarà al corso di Coverciano: in tanti lo guarderanno con occhi diversi. Magari spensierati, non spudorati.