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"Bellissimo duello quello del Marcus contro i corazzieri bianconeri: tutto uno svolazzare di tenta e ritenta, progressione e velocità nello scappar via, una palla dopo 58 secondi per Mkhitaryan e il Gatti già in agguato a salvar la porta. Chissà, ci fosse stato Lilian in difesa, se Marcus se la sarebbe vista così facile. Eppur la Juve sapeva bene che quel figlio di papà era da tener a sei occhi: aperti. A Torino fece sbarellare la zona difensiva sulla destra prima di servire l'assist- gol a Lautaro. Ieri ha cambiato zona: prepotenza calcistica puntata da centravanti di razza autentica, quasi a mostrar arte al centravanti cileccoso dell'altra sponda".
"Eppoi quel catch con il Gatti che, in inglese, sarebbe «catch con il cats» e racconta di un corpo a corpo dove il gol l'ha segnato l'altro ma gli abbracci sono andati tutti a lui. Poi certo qualcosa ha sbagliato, compresa l'uscita dal campo con un cartellino giallo come ricordo. Niente di male per un ragazzo oggi in maglia nerazzurra, che a Torino tifava Milan. Nemmeno quel bianconero colore avesse indispettito la sua storia di famiglia. Ma tanto basta per un bambino che adorava Shevchenko e Crespo. Il gol come passione, questo è certo. E poco conta che stavolta sia stato per interposta persona. Verrà comunque ricordato".
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