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Riccardo Signori, collega de Il Giornale, nel suo editoriale odierno si è occupato dell'ultimo capitolo della telenovela che vede protagonisti Mauro Icardi e sua moglie Wanda Nara: "La domanda corre come il turbinio di un vento fastidioso: ma cosa avrà mai fatto di male il calcio italiano, e l’Italia tutta, per meritarsi Wanda e Maurito? D’accordo, in questo Paese abbiamo visto di più e di peggio, non solo nel pallone. Però quei due…. Come non ci avessero già corroso la sopportazione, mancava lo shooting fotografico della Wanda desnuda e del Maurito col prurito. Questa è arte, dice lei. Fessi noi che non l’avevamo capito-
E ancora: "Ora, si dirà: basta non cliccare, non guardare, basta ignorare. Alla faccia dei 30 milioni di like mostrati orgogliosamente. Colpa di social, tv e giornali se corrono dietro alle loro foto in bianconero che fanno tanto amor juventino e dispetto interista. E perché mai preoccuparsi? Conta l’Icardi che gioca e fa(ceva) gol, non la signora che occhieggia, ancheggia, ti racconta una vita corrosa dall’ambizione e dalla voglia di apparire. Poco importa che la signora ci faccia sapere che tutto questo è lavoro per conto del marito: grande amore e bella slot machine. Peter Sellers diceva: «Quando un’amica diventa troppo costosa, non resta che sposarla». Se Maurito l’avesse pensata così sarebbe stato geniale. Ma qui pare che il genio sia lei: comunque vada, ha fatto bingo. E conta poco che il capitale si stia svalutando, che tanti siano stufi delle trovate da teatrino di periferia, che Icardi si sia rovinato la stagione e stia tentando di rovinarsi la carriera, che il futuro sia in bianco-nero: forse non proprio juventino. Wanda ha stravinto la sua battaglia. Il nostro calcio ha perso e straperso: non solo sul campo. Si giocano le semifinali Champions e noi a guardare. Gli altri agitano Messi, noi il CR7 sulla poltrona. In compenso ci godiamo Wanda e Mauro. Chissà mai se un club vorrà accollarsi il duo artistico? Se non capitasse una batosta in più. Se invece qualcuno vorrà salvarci, racconteremo: «Alcuni portano felicità ovunque vadano. Altri quando se ne vanno»(Oscar Wilde)".
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