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Simeone jr: “Papà? Lui e Juric hanno gli stessi occhi di tigre. Fin da piccolo…”

Eva A. Provenzano

Il figlio dell'allenatore argentino ha parlato del loro rapporto e lo ha confrontato con Juric che oggi lo allena a Genoa. Insieme domenica affronteranno i nerazzurri

Suo malgrado è stato protagonista di voci di mercato che coinvolgono l’Inter ormai da tempo. Perché Giovanni Simeone, figlio di Diego – ex nerazzurro e attualmente allenatore dell’Atletico Madrid – ha osato dire che “ad un certo punto” suo padre avrebbe allenato il club nerazzurro. Le sue parole hanno in sostanza confermato quello che si dice da tempo, l’argentino è destinato (non si conoscono ovviamente tempi e modi) a tornare a Milano prima o dopo. Il giovane attaccante del Genoa affronterà domenica sera i nerazzurri e ha parlato anche alla BBC tornando sulle dichiarazioni su suo padre e il suo futuro: “E’ una storia che è stata sfruttata dalla stampa, mio padre è felice all’Atletico Madrid e l’Inter ora ha un buon allenatore come Stefano Pioli”.

GIOIE MOMENTANEE - E ha aggiunto: “La prima cosa che mi ha insegnato mio padre è che gli sforzi non si possono negoziare, tutti i miei fratelli sono cresciuti con questa idea, sapendo che l’unico scopo del gioco è quello di vincere. Il futuro dipende solo da noi, dai nostri sforzi, dal lavoro. Il problema è che però quando ottieni dei risultati difficilmente puoi provare gioia a lungo. Non appena ho segnato la doppietta alla Juventus ho subito iniziato a pensare alla partita dopo”.

IL COGNOME –“Mi sembra di essere già nato vecchio, come se fossi già un giocatore veterano, ma mio padre non è stato mai una presenza ingombrante. Ci confrontiamo sempre, per me lui è un compagno fantastico per il mondo del calcio, ma anche nella vita. Ora che viviamo uno a Genoa e l’altro a Madrid ci sentiamo vicini, si parla spesso. La cosa più divertente che mi ha raccontato è che quando è arrivato a Pisa, a 18 anni, era partito da Buenos Aires con il cappotto e la sciarpa ed è arrivato in Italia che c’erano quasi 40 gradi”, ha aggiunto l’attaccante del Genoa.

GIOCATORI – “Mi piacciono calciatori come Alexis Sanchez e Falcao. Mio padre mi diceva che mi ero fissato su Falcao. Fin da quando ero piccolo sognavo di giocare in Europa e sono felice a Genoa dove mi sento a casa. Papà e Juric hanno gli stessi occhi da tigre. Sono gli stessi, hanno la stessa intensità e determinazione, hanno gli artigli. Ed è un allenatore che sostiene come l’attaccante debba essere il primo difensore”.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)