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La sconfitta del Madrigal (3-0) è un qualcosa che non si dimentica, che non può passare inosservata per una squadra quasi mai abituata a batoste del genere. La crisi dell’Atletico è di quelle importanti, al primo vero anno difficile dopo le scalate che lo hanno portato in vetta alla Liga e a pochi centimetri dal tetto d’Europa. Ora i rojiblancos viaggiano a -12 dal Real capolista, dal basso di un sesto posto che significa niente CL. A Simeone tocca riprendere una situazione complicata: nel post gara il Cholo ha parlato così.
"Siamo entrati in campo addormentati? Tutte le spiegazioni possibili non bastano per spiegare quello che è successo in campo. Nel primo tempo abbiamo avuto occasioni molto limpide: il palo di Koke, Gameiro, Griezmann, Correa… Il Villarreal ha avuto fortuna sotto porta, mi resta la sensazione di battaglia, di lotta, dell’aver cercato la miglior situazione per vincere. Non ci rimane miglior rimedio che migliorare e continuare a lavorare. Tutto quello che possiamo dire non serve a spiegare il risultato finale. Dobbiamo solo lavorare, dopo aver perso due partite consecutive. E’ l’unico modo per tornare a vincere. Torres impotente in panchina? Normale, come è successo al Profe, a German, a Gaitan, a Gimenez… Normale. Tutti da fuori speravano di poter fare qualcosa, ma i cambi hanno fatto sì che Torres non potesse entrare. Il lavoro della squadra? Sono orgoglioso dei miei giocatori. Hanno lavorato, hanno corso, hanno fatto uno sforzo enorme, ma non è arrivato il gol. Se uno non segna e l’altro sì… Al Villarreal è girata la partita nel modo migliore. Dobbiamo lavorare, dobbiamo migliorare, accettare la realtà… Così si esce da questa situazione. Non siamo in un buon momento. C’è speranza, voglia di lavorare, i giocatori corrono e intanto succede questo… Aspetti chiave? Essere più forti sotto porta, con più precisioni. Lavoreremo perché questo accada".
(AS)
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