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Simoni: “Benitez difensivista? Mai quanto Mourinho”

Gigi Simoni, intervistato da Goal.com, commenta l’attuale condizione dell’Inter e gli eventuali colpevoli: “Mah, nel calcio è difficile di chi siano le colpe. La verità è che in questa Inter incide il passato e ora come ora la...

Alessandro De Felice

Gigi Simoni, intervistato da Goal.com, commenta l'attuale condizione dell'Inter e gli eventuali colpevoli: “Mah, nel calcio è difficile di chi siano le colpe. La verità è che in questa Inter incide il passato e ora come ora la fortuna non è stata dalla parte di Benitez. I nerazzurri erano appagati dopo il triplete conquistato la scorsa annata ma in ogni caso non potevano essere imbattibili, qualche calo è normale. Poi se viene a mancare l’esperienza dei vari Cambiasso, Maicon ora come ora Biabany, Coutinho e compagnia non riescono a dare quella spinta che potrebbero fornire loro. Il mister può avere delle colpe, ma marginali. Difficile non considerare gli infortuni come una delle cause principali della fatica dimostrata dai nerazzurri. Una volta manca Cambiasso, una Stankovic, non c’è che dire: l’Inter sta avendo una sfortuna micidiale. C’è da considerare che quasi tutti questi giocatori hanno disputato i mondiali senza fare vacanze. Quando tutti questi giocatori staranno bene Benitez potrà veramente far veder qualcosa di interessante”. 

E sulle scelte di Benitez, che nel derby si sono avvicinate tanto al difensivismo, ha affermato: “Beh prima di tutto fare più difensivismo di Mourinho sarebbe difficile Il problema è che questa squadra non riparte più con il contropiede devastante dell’anno scorso. Benitez ha esperienza e lo stimo molto, è un grande allenatore. Deve trovare la quadratura del cerchio interista, non ci vorrà molto ne sono sicuro. La squadra viene messa bene in campo in ogni caso, ma in confronto alla scorsa annata ci sono schemi diversi. Santon in panchina? Ogni tanto si perde, non è ancora maturato del tutto. La primavera nerazzurra sforna dei talenti che tempo al tempo potranno dire molto in Italia e all’estero. L’importante è che possano sacrificarsi e lavorare a pieno. Solo così il mister nerazzurro può poi farli esordire. Obi è un esempio in questo caso: si è fatto trovare pronto e può essere il futuro a centrocampo”.