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Simoni: “Con il Toro serve bottino pieno. Su Guarin bravo Mazzarri. Thohir, Vidic e…”

In vista di Inter–Torino di domenica pomeriggio a San Siro, a Canale Inter è intervenuto Gigi Simoni, doppio ex della sfida, che in nerazzurro ha vinto la Coppa Uefa del ’98 nella finale tutta italiana contro la Lazio. Domenica si...

Francesco Parrone

In vista di Inter-Torino di domenica pomeriggio a San Siro, a Canale Inter è intervenuto Gigi Simoni, doppio ex della sfida, che in nerazzurro ha vinto la Coppa Uefa del ’98 nella finale tutta italiana contro la Lazio.

Domenica si sfiderà il suo passato. Che match si aspetta? 

“L’Inter dovrà assolutamente cercare di fare bottino pieno di fronte ad un Torino che sarà in formazione rimaneggiata, senza in pratica un intero reparto difensivo. Ho visto un po’ i granata in leggero calo fisico, ma ci sta dopo un campionato giocato ad alti livelli, al contrario dei nerazzurri che a Roma hanno dimostrato di essere in un buon momento di forma. Bisognerà comunque fare molta attenzione alle loro ripartenze, con Cerci ed Immobile che potrebbero creare più di un grattacapo”.

In queste ultime partite si è visto un Guarin in gran spolvero. Non era certamente facile dopo il caos avvenuto a gennaio in merito alla trattativa con la Juventus… 

“Guarin è un giocatore che andava recuperato, una volta rimasto. Quello che è successo non è stato sicuramente di poco conto, perché ormai la sua testa era lontana dall’Inter. Però devo dire che è stato bravo Mazzarri a farlo sentire nuovamente importante, è un patrimonio della società, uno di quelli con più qualità in rosa, e va riportato al centro del progetto. Cosa che sta avvenendo”.

Come giudica al momento l’operato di Thohir, l’ha convinta o la lascia perplesso? Risposta secca. 

“Va dato tempo a Thohir. La sua prima missione è quella di ripianare i buchi di bilancio e nel frattempo dedicarsi al potenziamento della squadra. Sta cercando di fare innesti di spessore, come è stato con Hernanes e da giugno con Vidic, ma allo stato attuale un giudizio sul suo operato mi sembra fuori luogo. Anche perché ora la stagione è compressa, con traguardi importanti lontani. Dall’anno prossimo, ripartendo totalmente da zero, lo si potrà valutare attentamente”.

A proposito di Vidic. Favorevole al suo innesto o è una contraddizione rispetto al piano giovani cui ha sempre parlato proprio il tycoon indonesiano? 

“Per raggiungere determinati risultati c’è bisogno del giusto mix tra giocatori di esperienza e giovani. Vidic ha un curriculum di alto livello, è il capitano del Manchester United e ha sempre calcato grandi palcoscenici. Servono questo tipo di elementi per far acquisire ai più giovani una determinata mentalità vincente”.

Restando in tema di veterani, in casa Inter, in questi giorni, si è iniziato a discutere in particolare del futuro di Zanetti. Visto che lo ha allenato e ha avuto modo di conoscerlo a fondo, come immagina il suo futuro? 

“Stiamo parlando di un grandissimo professionista, che ancora oggi riesce ad essere protagonista in campo quando viene chiamato in causa. Ultimamente non ho avuto modo di parlarci, ma ha sempre considerato l’Inter come casa sua e certe decisioni le prenderà di comune accordo con la società. In ogni caso non ci sarebbe da sorprendersi se si dovessero prendere altre strade, rientrerebbe nella logica del ricambio generazionale. Nel calcio è così. Anche se sinceramente vedo il suo futuro ancora qui”.

Riguardo invece al cambio dirigenziale avvenuto poco più di un mese fa tra Branca ed Ausilio, ritiene sia stata una scelta azzeccata? 

“Sì, perché Ausilio l’ho conosciuto personalmente ed è una persona molto preparata. Mi fa piacere che sia stato scelto lui a ricoprire il ruolo di Branca, lo merita davvero. Lavora sempre in maniera meticolosa, con grande professionalità”.

A questo punto, da qui a fine stagione, quali sono gli obiettivi che deve porsi l’Inter? 

“La stagione è stata sicuramente deludente al momento. Mi aspettavo qualcosa in più. Bisogna cercare di non guardare la classifica e pensare di fare quanti più punti possibili da qui alla fine. E vedere poi a poche giornate dal termine dove si è arrivati. Una cosa, però, è certa, l’Europa deve essere centrata”.

Un pronostico per Inter-Torino è d’obbligo. Come finisce la sfida del Meazza e chi sarà protagonista tra le fila nerazzurre? 

“Credo che l’Inter non dovrebbe avere problemi a centrare i tre punti, date le assenze dall’avversario. Come giocatore decisivo dico Icardi, uno dei più in forma”.