A LazioPress.it è intervenuto Gigi Simoni per parlare della partita di domenica tra Lazio e Inter, due squadre allenate in passato:
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Simoni: “Da Mancini mi aspettavo di più. Qualche acquisto…”
Gigi Simoni ha parlato del lavoro di Roberto Mancini e della rosa nerazzurra in alcuni elementi poco convincenti
Che partita ti aspetti domenica?
“Mi aspetto una partita nella quale ci sono parecchi interessi, due squadre che si affrontano in un momento non proprio brillantissimo, anche se nell’ultimo periodo i nerazzurri hanno fatto leggermente meglio dei biancocelesti e sono in una buona posizione di classifica, non quella sperata ad inizio stagione, ma comunque in zona Europa. I biancocelesti sicuramente non potranno continuare ad avere prestazioni negative, mi aspetto una reazione importante dagli uomini di Inzaghi. La classifica piange e dopo una stagione come quella dello scorso anno si sperava tutti “noi laziali”, che andasse meglio”.
Cosa pensi del lavoro di Simone Inzaghi e seconde te la società farebbe bene a ripartire con lui nella prossima stagione?
“Non conoscendo da vicino la situazione faccio sinceramente fatica a giudicare. Mi parlano molto bene del ragazzo e sicuramente non ha fatto malissimo nelle prime uscite. Certo allenare la prima squadra non è come allenare la Primavera, si trova a fronteggiare una situazione delicata, in una città come Roma con qualche polemica sempre in giro non è facile. Credo che in questo momento storico per la Lazio, bisognerebbe ripartire da un allenatore con più esperienza”.
Come giudica il lavoro di Mancini e ti aspettavi qualcosa in più dall’Inter?
“Francamente, sì mi aspettavo qualche cosa di più. Ho molta stima di Roberto Mancini lo reputo un grande tecnico che sa gestire ogni ambiente anche quelli più difficili, che sicuramente fanno uscire la sua grande personalità. Però mi sarei aspettato una gestione migliore, qualche acquisto è stato toppato nello scorsa stagione, in questa le cose sono andate un po’ meglio, ma sono lontani dalla Juventus. La rosa bianconera può contare su dieci giocatori di primissimo livello, mentre non si può dire la stessa cosa sulla rosa nerazzurra”.
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