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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Gigi Simoni, ora direttore tecnico del Gubbio, promosso in Serie B, ammette che il Milan ha meritato lo Scudetto. “Giusto lo scudetto al Milan. Allegri mi era simpatico sin da giocatore, ma non pensavo che vincesse subito il campionato”. Di Leonardo, invece, dichiara: “Ha cultura, ma come tecnico non si può ancora giudicare: troppo poco un anno e mezzo in A”.
L’ex tecnico nerazzurro rinnova la sua fede interista e dice: “Resterò interista a vita, i tifosi mi vogliono un gran bene e mi invitano alle loro feste. Sono grato a Moratti, anche se non ho condiviso i modi del mio esonero che poi lui stesso ha riconosciuto come sbagliati: le due stagioni all´Inter con la Coppa Uefa vinta mi hanno fatto conoscere in tutto il mondo”.
A proposito dei campioni che ha allenato, Simoni ricorda in particolare Baggio e Ronaldo. “Ho allenato Roberto Baggio e Ronaldo, nessuno è stato più forte di loro. Ronaldo il più grande numero 9 che ho visto giocare. Superiore a Van Basten. Ronaldo ha cambiato il calcio con la sua velocità. Peccato per gli infortuni, ma doveva gestirsi diversamente. Gli dicevo ‘Ronnie, se lavori in un certo modo durante la settimana puoi fare 40 gol all´anno e non 25’ e lui mi rispondeva ‘Ma anche 25 vanno bene...’. Io cosa potevo dirgli? Non dormivo la notte quando dovevo mandare Baggio in panchina perché non era al massimo. Roberto è una gran persona, non mi ha mai creato problemi e anzi quando lo escludevo mi invitava a cena e parlavamo di caccia e pesca, le nostre passioni comuni. Ah, non ho dormito neanche quando non feci giocare Simeone all´Inter: era stato criticato, preferii tenerlo fuori per una domenica, ma pensavo alla sua grinta. Sono sicuro che diventerà un gran tecnico".
E di un altro campione, il capitano nerazzurro Javier Zanetti, dichiara: “Zanetti un fenomeno di serietà e professionalità: non è un caso che giochi ancora a quasi 38 anni”.
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