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Simoni: “L’Inter sta deludendo le aspettative, mancano i campioni. Manca Moratti…”

L’ex allenatore Gigi Simoni, che conosce bene l’ambiente nerazzurro per aver allenato l’ Inter per lungo tempo, ai microfoni di Itasportpress.it, fa un’analisi sulle difficoltà del momento della squadra guidata da Mancini....

Giovanni Montopoli

L'ex allenatore Gigi Simoni, che conosce bene l’ambiente nerazzurro per aver allenato l’ Inter per lungo tempo, ai microfoni di Itasportpress.it, fa un’analisi sulle difficoltà del momento della squadra guidata da Mancini.

SCUDETTO – "Una squadra come l’Inter non può restare a lungo fuori dalla corsa per il tricolore. Il Napoli e la Juventus hanno amplificato i problemi dell’Inter che in un primo momento sembrava poter competere per lo scudetto. La compagine di Mancini sta facendo un campionato al di sotto di quelle che erano le aspettative e non si può perdere tanti punti contro avversari modesti. Ci sono troppi giocatori anziani a centrocampo e sul piano tecnico sono messi male".

CAMPIONI – "Chi vince con continuità come Napoli e Juve, ha in organico campioni e l’Inter invece non ne ha nemmeno uno. la squadra è composta solo dai buoni calciatori come Handanovic e Icardi ma niente più. Di conseguenza non si può competere con gli avversari che hanno giocatori formidabili come Dybala, Higuain, Pogba e tanti altri. L’Inter del triplete aveva fior di giocatori e una grande bandiera come Zanetti".

MANCINI - "Il tecnico fa quello che può con l’organico che si ritrova e non gli dò tante colpe. Certe alcune scelte di mercato sono state dettate da lui, ma lo assolvo pienamente Mancini e non lo ritengo il principale colpevole di questa situazione".

MORATTI – "Il presidente Moratti conosce bene il calcio e la sua assenza dall’Inter pesa parecchio. Secondo me manca tanto a questa squadra e io ne so qualcosa avendola allenata. I giocatori lo apprezzavano molto ed erano felici, da Ronaldo a Pagliuca, quando nello spogliatoio irrompeva il presidente. Thohir farà anche strada nel calcio ma è nuovo e non vive quotidianamente la realtà milanese e non sente gli umori della piazza. Personaggi come Moratti ce ne sono pochi. Io che vivo in questo mondo del calcio dal 1955 faccio fatica a trovarne uno come lui. Sono stato esonerato e ci sono rimasto male ma la stima è rimasta intatta. Forse il presidente non era contento di come andavamo in campionato visto che in Champions avevamo battuto il Real Madrid e mi ha cacciato. Ma va bene lo stesso tanto io non mi sono mai chiesto il perchè di quella scelta fatta da uno dei migliori presidenti della storia nerazzurra".

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