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Luigi Simoni, ex allenatore dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista al Brivido Sportivo. Eccone uno stralcio nel quale parla della Fiorentina, prossima avevrsaria dei nerazzurri, e dei giovani allenatori della Serie A: “La Fiorentina mi ha impressionato martedì, anche se la Juventus probabilmente non era al massimo della forma. Borja Valero e Pizarro hanno dominato in mezzo al campo: il primo non lo conoscevo e mi ha stupito per la sua completezza e per la sua saggezza tattica, il secondo è un giocatore splendido che ha trovato l’ambiente giusto e l’entusiasmo per fare un’altra stagione su altissimi livelli. Questo centrocampo sul piano tecnico è sicuramente uno dei migliori in Italia, probabilmente solo la Juventus è superiore, anche perché c’è da considerare che va inserito nel contesto un giocatore come Aquilani e che le alternative come Romulo e Migliaccio sono particolarmente valide. Tecnicamente sono tutti esageratamente bravi, con Pizarro che è un vero e proprio professore”.
Il calcio italiano è in mano a tecnici giovani ed emergenti, seppur ognuno con idee tattiche diverse. Tre di questi sono Antonio Conte, Vincenzo Montella e Andrea Stramaccioni. Cosa ne pensa a riguardo?
“E’ difficile accostare due allenatori come Conte e Montella a uno come Stramaccioni. I primi due sono allenatori che hanno già avuto esperienze importanti a Siena ed a Catania prima di sedersi su panchine così importanti, mentre Stramaccioni finora ha allenato solo squadre giovanili. Io sono dell’idea che l’allenatore dell’Inter debba avere esperienza, soprattutto per gestire i momenti difficili. Credo che qualcun altro le sconfitte di questa prima parte di stagione avrebbe potuto gestirle meglio. A mio parere Conte e Montella sono senza dubbio i migliori allenatori del campionato, perché nelle ultime due stagioni hanno lavorato molto bene e stanno raccogliendo i frutti. Loro sono giovani, ma si vede già adesso che hanno delle qualità. Stramaccioni spero che ne abbia, ma non è facile trovarsi alla prima esperienza da allenatore in Serie A e dover gestire giocatori che hanno il doppio o il triplo della tua esperienza”.
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