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Stadio a Sesto? Il sindaco: “Decisione entro aprile”. Ma poi chiude ai due club
Non c'è solo San Siro per il nuovo impianto di Inter e Milan. Il club rossonero vuole accelerare e valuta anche la destinazione Sesto per lo stadio nuovo.
"La grande carta di Sesto San Giovanni per ospitare San Siro è il territorio che fino agli anni ’90 era occupato dalle acciaierie Falck, inutilizzato alla chiusura degli stabilimenti e ora in attesa di nuova destinazione. Se altrove - a San Siro e anche a Rozzano - lo spazio può diventare un problema, a Sesto la questione non si pone. Nella sfida politica a distanza con la grande Milano, la piccola Sesto punta sulla rapidità. In città hanno già deciso: se il Milan vorrà - e magari l’Inter seguirà - troverà strada libera. In fondo, di uno stadio a Sesto San Giovanni si parla da quasi dieci anni", spiega La Gazzetta dello Sport.
«Saremmo pronti da subito. L’area è privata e il suo proprietario è d’accordo sulla cessione, l’amministrazione comunale è concorde», ha detto il sindaco Di Stefano a maggio. E oggi rilancia: «Se il Milan decidesse tra marzo e aprile, per noi sarebbe perfetto. Dobbiamo uscire a breve con il bando delle opere pubbliche a scomputo oneri sulle aree Falck e sì, possiamo aspettare il Milan. Se loro scegliessero Sesto, noi usciremmo a ruota. Se si aspettasse, la situazione si complicherebbe».
Trattandosi di un’area privata, non sarebbe necessario il dibattito pubblico visto a Milano. I tempi però non sarebbero rapidi. Tra decisione, definizione del progetto e accordi a 360 gradi, i lavori non comincerebbero prima di due anni. A Sesto sono già state fatte interlocuzioni informali con Scaroni, presidente del Milan, che si è informato su tempistiche, disponibilità e situazione dell’area.
Il bivio principale, se davvero il Milan lasciasse San Siro, sarebbe sulla partecipazione dell’Inter al progetto. Il sindaco Di Stefano ha idee chiare e piuttosto sorprendenti: «Il modello a due squadre a livello internazionale non regge. Nessun club lo ha mai fatto». Come dire, Sesto è pronta ad ascoltare tutte le soluzioni ma immagina la cooperazione con un solo club. Il Milan ovviamente, che però avrebbe ovvio interesse a dividere con l’Inter i costi di progettazione e costruzione dello stadio. In quel caso, i due club dovrebbero costituire una società ad hoc. Altrimenti sarà separazione, svolta storica, derby davvero in trasferta.
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