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Alla fine, nonostante il forte interesse - sparso in questi 3 mesi - di diversi club europei (su tutti Juve, PSG, Benfica e Inter), Guillerme Siqueira non si è mossa da Madrid. E’ rimasto all’Atletico, ed oggi ha tenuto una conferenza stampa. Molto tranquillo, Siqueira ha spiegato come restare in rojiblanco fosse la scelta migliore.
"Mettendo tutto su una bilancia, la cosa migliore era restare qui. Mi è costato molto arrivare dove sono arrivato, e ora mi trovo in una delle 3-4 squadre migliori al mondo. E non è facile. Sono un privilegiato, per questo e per l’interesse di club importanti. L’estate è passata tranquillamente, anche se sembrerà strano. E’ raro, ma nei miei 7 anni in Italia ho passato tantissime cose. Ho parlato con il Cholo e per questo mi vedete così felice. La scorsa stagione non è stata facile. Non è semplice arrivare in un club come l’Atletico, ma nella parte finale della Liga mi sono sentito meglio, e voglio che succeda ancora. So che è una sfida difficile, ma sono tranquillo e fiducioso. Abbiamo una rosa competitiva, anche se conosciamo le difficoltà che esistono nell’affrontare grandi club. Non ci poniamo limiti e non ci accontentiamo di nulla. Andiamo per il massimo possibile, in Liga, in Champions e in Copa. Filipe Luis? Ho una grande amicizia con Filipe e ora posso pure imparare da lui. Abbiamo giocato assieme dai 15 anni in Brasile, quando non sapevamo dove saremmo arrivati. L’ho sempre visto come un esempio. Lo scorso anno, quando arrivai qui, mi sono sentito un po’ Filipe. Gli ho ceduto il numero 3 per amicizia. Gli ho detto che volevo che lui indossasse questo numero. Lo ammiro molto. Juve? Non so cosa è successo con la Juve. Non è stata colpa né dell’Atletico né di Siqueira, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Era una delle possibilità, ma hanno scelto altro. E’ stata loro l’offerta più importante che è arrivata”.
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