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Skriniar insostituibile: dal momento difficile con Conte al gol scudetto. E con Inzaghi…

Andrea Della Sala

Milan Skriniar è uno di quei giocatori di cui si fa fatica a fare a meno. Lo sa Inzaghi, lo sanno i tifosi dell'Inter, ma anche giocatori e dirigenti

Milan Skriniar è uno di quei giocatori di cui si fa fatica a fare a meno. Lo sa Inzaghi, lo sanno i tifosi dell'Inter, ma anche giocatori e dirigenti. Per questo lo slovacco sembra essere ormai blindato dietro a una richiesta di 90 milioni.

"Di sbagliato ha sempre avuto soltanto il nome. Perché tra Milan Skriniar e l’Inter la storia d’amore è stata intensa sin dal primo giorno e gli eventuali titoli di coda lascerebbero strascichi pesanti per Simone Inzaghi ma anche per la tifoseria tutta. Lo slovacco è il classico bravo ragazzo: umile, serio e gran lavoratore. Da quando è arrivato nel luglio 2017 dalla Sampdoria per 15 milioni più Caprari, Milan ha giocato praticamente sempre: 216 presenze (213 da titolare) sulle 245 disponibili: l’88%. Talmente fedele alla causa da procurarsi l’unico vero infortunio appena terminato l’ultimo campionato, con la nazionale in Nations League", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Anche se pure lui ha vissuto momenti difficili, soprattutto con l’arrivo di Conte e della virata alla difesa a tre. Una novità per lo slovacco, che ha dovuto lasciare le zolle centrali a De Vrij (meno duttile di lui) e che ha faticato ad assimilare tempi e movimenti di un ruolo delicato, anche per i sincronismi con i quinti e le mezzali. La prima stagione di Conte l’ha chiusa in panchina, con Godin e D’Ambrosio. Skriniar però è una roccia soprattutto nella testa e, malgrado una partenza ad handicap a causa del Covid, l’anno seguente torna il solito martello di cui non si può fare a meno. Dopo due stagioni e 1033 giorni di astinenza, un predatore dei palloni alti come lui ritrova l’orgasmo del gol. Succede a Verona e porta a una vittoria pesantissima che lancia i nerazzurri prima di Natale. Un mattoncino scudetto, anche se il macigno tricolore lo piazza l’8 marzo 2021, con la zampata che condanna l’Atalanta e spiana la strada alla banda Conte".

"La musica non è cambiata con l’avvento di Inzaghi. Anzi sì, è addirittura migliorata. Perché Simone, abbassando in fase di impostazione Brozovic sulla linea di De Vrij, ha chiesto più spinta ai due braccetti. E Milan ha eseguito, partecipando maggiormente alla fase offensiva senza perdere lucidità in marcatura, dove la sua concentrazione resta feroce. Come se non bastasse, il biondo (utilizzato anche in mediana con la Slovacchia) è stato impeccabile anche da centrale, quando De Vrij era in infermeria o in panchina. Le cifre della scorsa stagione sono impressionanti , ben oltre la media voto di 6,32. Skriniar infatti ha numeri top in quasi tutte le voci difensive, paragonati alle medie di ruolo. Se gli altri difensori recuperano 4,39 a gara, lui arriva a 4,57 (addirittura a 13 sabato a Lecce) e respinge quasi il doppio dei tiri avversari (0,71 a gara contro 0,42). Impressiona soprattutto la pulizia, visto che perde appena 5,03 palloni a gara contro una media di 8,76", sottolinea il quotidiano.