Ieri, a Milano, si sono celebrati i 'Giacinto Facchetti Awards' e il figlio Gianfelice ha parlato del ricordo del padre e del momento dell'Inter ai microfoni di Skysport. «Da tifoso Barella è il mio idolo, come lo è di tanti interisti. A maggior ragione perché è stato portato all'Inter dal mio idolo degli anni '80, Gianfranco Matteotti. Quindi è bello che ci sono nuovi giocatori italiani, che c'è un attaccamento al club. Anche in Bastoni. In una fase storica di calo per il calcio e per l'Inter, per quello che sta accadendo, vedere che ci sono nuovi giocatori che hanno sposato causa e maglia, danno la sensazione che si può andare oltre anche nelle difficoltà. E si può provare a continuare a scrivere la storia a partire da quello che vediamo già oggi».
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Facchetti jr: “C’è un gesto di Skriniar che mi ricorda papà. E mi scalda il cuore”
Il figlio dell'ex presidente nerazzurro ha parlato del momento della squadra di Inzaghi e anche del difensore slovacco
«L'Interè partita bene. Oltre al lavoro dei giocatori e a Inzaghi che si è calato nella parte, va riconosciuto il lavoro fatto dalla società, di Antonello, Marotta ed Ausilio. Sono riusciti a tenere compatto l'ambiente in un momento delicato - ha aggiunto - oggi più che mai è il momento di essere più tifosi, se fosse possibile, di questa squadra».
Quando gli hanno chiesto chi gli ricorda suo padre ha risposto: «Un giocatore che lo ricorda fisicamente è Skriniar. Ha un modo di correre quando sposta la palla avanti con il piede e alza la testa, nella struttura e in questo movimento fa qualcosa che mi ricorda terribilmente mio padre. E mi scalda il cuore».
(Fonte: SS24)
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