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Intervistato da Sportweb, Milan Skriniar analizza la sua prima stagione al Psg. L'ex difensore dell'Inter divide in due momenti il primo anno a Parigi. "Fino all'infortunio ero uno dei giocatori più impiegati della squadra. Dovevo stare fuori per quattro mesi e mezzo, ma sono tornato prima. Dopo l'infortunio, ovviamente, poteva andare meglio. C’è molta concorrenza e si lotta per un posto. Quando l'allenatore aveva bisogno di me ero pronto anche per cinque, dieci minuti... E sono contento di aver giocato tutte le partite alla fine della stagione".
Skriniar commenta le voci che lo vogliono lontano dal Psg: "Non ci ho prestato attenzione. Me l'hanno chiesto anche mia moglie, mio padre, mia madre, mio fratello. Non ho sentito niente del genere dall'allenatore o dal manager in club, nessuno mi ha detto che non contavano su di me, che avrei dovuto cercare un nuovo posto. Anzi. Ero tranquillo e ho tranquillizzato anche la famiglia. L’infortunio mi ha rallentato, ma vado avanti. A Parigi sto bene, non mi sono mai pentito di aver fatto questo passo. È un club eccellente sotto ogni aspetto. Tre trofei che abbiamo vinto sono stati aggiunti alla mia collezione".
Agli Europei la Slovacchia affronterà il Belgio di Lukaku il 17 giugno: "Conosco bene Romelu, perché siamo stati compagni di squadra per due anni all'Inter. Se non è la sua giornata, è possibile fermarlo, ma se è la sua giornata, è molto difficile giocare contro di lui".
(Sportweb)
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