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Vocalelli: “No Inter all’offerta del Psg? Può essere un segnale di svolta per la Serie A”

Andrea Della Sala

Dell'affare Skriniar e della volontà dell'Inter di trattenere il difensore se non per una cifra super ha parlato il giornalista Alessandro Vocalelli

Dell'affare Skriniar e della volontà dell'Inter di trattenere il difensore se non per una cifra super ha parlato il giornalista Alessandro Vocalelli su La Gazzetta dello Sport:

"In cui molti prevedono per i nerazzurri una assoluta competitività in campionato, la possibilità di migliorarsi ulteriormente in Champions League, un ruolo da difendere in Coppa Italia e un’ulteriore occasione di essere protagonista in Supercoppa. Un progetto ambizioso per un gruppo che Simone Inzaghi ha provato a blindare a parole, escludendo partenze eccellenti, e che adesso aspetta la conferma nei fatti dalla società. Perché il Psg non si è arreso per Skriniar - anzi - ma anche perché l’Inter sembra aver scelto una strada chiara e condivisibile: dire no a 60-65-70 milioni, perché le esigenze di bilancio sono fondamentali per qualsiasi azienda, ma le esigenze sportive per chi deve “produrre” risultati sono altrettanto essenziali".

"Ecco perché, come dicevamo, questo è il momento che può segnare il futuro dell’Inter e dare una svolta anche alle speranze o alle preoccupazioni delle rivali. Se l’Inter riuscisse davvero a resistere ai francesi, bisognerebbe registrare un cambio di passo, di atteggiamento, di vivacità - sì, di vivacità - di un club italiano. Perché anche nel calciomercato, che ci ha abituato a non dare mai nulla per scontato o per fatto; a immaginare che i soldi non faranno la felicità ma molto spesso sono sufficienti per togliersi qualsiasi soddisfazione, c’è anche qualcuno disposto a sostenere - a costo di un sacrificio importante - il proprio sogno e quello dei propri tifosi. L’Inter che vuol dire no al Psg per Skriniar può essere un piccolo o grande segnale di svolta, che proprio per questo va incoraggiato e - speriamo - alla fine applaudito. Senza Skriniar, e senza un sostituto all’altezza, sarebbe un’Inter molto diversa. Ecco perché, a 24 ore dalla seconda giornata, a una settimana dalla partita all’Olimpico contro la Lazio, in vista del 3 settembre - del derby col Milan - si può resistere".