L'Inter tiene la porta inviolata ed espugna di misura l'Allianz Stadium. Un successo importantissimo per la squadra di Simone Inzaghi, che in 90 minuti spazza via le critiche e torna in corsa per lo Scudetto.
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Skriniar simbolo del muro Inter. GdS: “Reso piccolo Vlahovic, è la rivincita…”
Il quotidiano sottolinea la grandissima prova del difensore slovacco, che annulla l'avversario diretto in Juve-Inter
Una vittoria che è frutto proprio di quella compattezza difensiva che ha permesso ai nerazzurri di non subire gol, come sottolinea La Gazzetta dello Sport:
"Vale di più quando si soffre, quando si difende di squadra, quando finalmente si rivede quello spirito da battaglia che era stata la vera chiave di svolta dell’era Conte. L’Inter che non sa più incantare col gioco, lo fa con una ritrovata – e per certi versi insperata – compattezza difensiva. Merito del lavoro, certo. O della condizione che piano piano sta tornando quella di prima. Ma il salto di qualità la squadra lo ha fatto nella compattezza, nella voglia di tornare a sentirsi un tassello fondamentale dell’ingranaggio: se uno dà meno, la catena si spezza e il motore si ferma. E invece rieccola l’Inter tutta cuore e sudore".
Nella sfida di Torino spicca la prestazione di Milan Skriniar, il migliore in campo, che annulla Vlahovic e si prende la rivincita:
"E il simbolo del muro che è tornato a impenetrabile è Milan Skriniar, straordinario nel rendere piccolo piccolo Dusan Vlahovic. Skrniar aveva un conto in sospeso col serbo, capace di prendersi gioco di lui tre stagioni fa, quando l’Inter a Firenze venne raggiunta dal primo grande acuto del giovane Dusan contro una big: un capolavoro di tecnica e potenza che aveva portato Skriniar sul banco degli imputati per una vittoria sfumata nel recupero. Quel Primavera oggi è attaccante da 70 milioni di euro e fama da duro: sarà per questo che Milan si è sentito a casa, libero di presentargli il conto".
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