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Quando si parla di Inter e della sua situazione attuale, c’è un punto fondamentale che non si può assolutamente dimenticare: la rosa dei giocatori è sostanzialmente la stessa che nella scorsa stagione da gennaio in avanti con Stramaccioni ha viaggiato a 0,87 punti di media a partita. Per l’Inter questo è l’anno zero. Otto calciatori in scadenza di contratto e un mercato praticamente fermo: Thohir a gennaio non comprerà nessuno, a meno di grandi cessioni come possono essere Guarin, Ranocchia, o - attenzione - Samir Handanovic, giocatore che sta rendendo al di sotto delle sue potenzialità. Insomma, giocatori da Inter arriverannno solamente se usciranno altrettanti giocatori da Inter. Alcuni se ne andranno, Belfodil, Pereira e gente come Mudingayi che non ha saputo sfruttare l’impegno di Coppa Italia per convincere la società a trattenerlo. Proprio così, perché allenatore e società si erano accordati per sfruttare quest’impegno come una sorta di provino per alcuni giocatori: solamente un modo per scremare la rosa dunque, mai un reale obiettivo la coppa. I numeri dicono qualcosa di preciso: se si da del tempo a Mazzarri, Mazzarri ripaga l’investimento. Lo ha dimostrato a Napoli, dove ha condotto una scalata continua verso l’alto. L’Inter è un cantiere aperto, Thohir ha ribadito all’allenatore di lavorare serenamente: fra sei mesi inizierà l’anno uno e l’Inter, sempre che Thohir compri, andrà valutata da lì in poi. A fine gennaio, per la casa editrice Rizzoli, uscirà l’autobiografia di Walter Mazzarri, dal titolo “Il meglio deve ancopra venire”. Che altro aggiungere?..
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