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“Soldatini di Marotta”, arriva la risposta di Biasin: “Non scendo al livello di chi…”

Redazione1908
Fabrizio Biasin, in diretta sul canale di Fcinter1908, ha replicato all'editoriale del direttore del Corriere dello Sport

Nel suo editoriale sul Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha parlato di "soldatini di Marotta" in riferimento alle posizioni di chi non crede alla voglia di Antonio Conte di moralizzare il calcio e il Var. Il riferimento, neanche troppo velato visto il virgolettato ripreso integralmente, è in particolar modo a Fabrizio Biasin.

Biasin, in diretta su Fcinter1908, ha replicato così: "Sinceramente non so neanche cosa rispondere. Uno dovrebbe mettersi a rispondere all'articolo di un direttore di un quotidiano che fa intendere senza mai citarmi. Ma so perfettamente che si rivolge a me, cioè l'han capito tutti, anche perché la frase che viene citata l'ho detta io. Vengo definito soldatino. Uno può avere l'opinione che vuole sugli altri. Io ho tante opinioni su un sacco di altre persone, anche su un sacco di altri colleghi, tendenzialmente me le tengo per me però se bisogna fare la guerra pubblica...mi spiace che tutto si riduca sempre a queste cose francamente secondo me è un po' puerili.

Io credo di fare il mio mestiere nella maniera più corretta del mondo, cioè dico sempre quello che penso, anche rispetto a quello che è successo negli ultimi 15 giorni sulle dichiarazioni di Conte. Io continuo a ribadire quello che è il mio pensiero. Il mio pensiero è che Conte abbia utilizzato una strategia intelligente, perché in Italia queste cose funzionano. Secondo me, se io sono un tifoso del Napoli, quello che fa Conte mi piace, perché l'ha fatto Mourinho con l'Inter 15 anni fa e ha funzionato mille volte. Per cui, io certi comportamenti li capisco.

Ma non voglio scendere al livello di chi pensa che tutto quello che ha detto Conte sia un tentativo di moralizzare il calcio e di dare una sistemata al pallone, perché io non voglio spegnere i miei neuroni. I miei neuroni funzionano e quindi so perfettamente che quel discorso l'ha fatto proprio per sé e sicuramente non a favore di tutto il mondo del calcio. Questa cosa l'ho detta, la ribadisco. Continuerò a dirlo e se qualcuno per questo pensa che io sia un soldatino di qualcuno, dica pure questa cosa. Io non penso di essere un soldatino di nessuno, io dico sempre quello che penso".