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Sole24ore: “Evviva l’Inter più forte delle ‘cassanate’ e che ci salva la Domenica perchè…”

In una analisi della giornata calcistica di ieri, la giornalista de ‘Il sole 24 ore’, Lara Vecchio, ha esaltato l’impresa di Catania dell’Inter che è riuscita in una straordinaria rimonta, dopo un primo tempo giocato a...

Alessandro De Felice

In una analisi della giornata calcistica di ieri, la giornalista de 'Il sole 24 ore', Lara Vecchio, ha esaltato l'impresa di Catania dell'Inter che è riuscita in una straordinaria rimonta, dopo un primo tempo giocato a livelli bassissimi. Ecco quanto raccolto da fcinter1908.it: "Evviva l'Inter, che ci ha salvato la domenica! Da qualche anno a questa parte, lo spezzatino esasperato dei turni che precedono le Coppe Europee, ci ha un po' rovinato il gusto dell'attesa per il pomeriggio del dì di festa. Le grandi quasi sempre in notturna, o in anticipo o in posticipo. Niente big match imperdibili da struscio in centro con radiolina attaccata all'orecchio. E il rischio era che anche questa fosse una domenica "calcisticamente qualunque", per certi versi interlocutoria, con Juve e Napoli già sistemate da due giorni e col Milan già proiettato in avanti , non di una, ma di due partite in vista della sfida del Nou Camp. E invece eccolo lì, ti spunta Cassano che ti combina un quarantotto. Parole di fuoco, mani addosso, giustificazioni pubbliche dell'allenatore che prova con scarsi risultati a minimizzare e il ribelle che finisce in castigo. La domenica, non fosse altro che per gusto voyeuristico, riprende colore. Stramaccioni invece, a riprendere colore ci mette un po' di più. Le premesse per un bagno di sangue a Catania c'erano tutte. Il nervosismo della vigilia in un momento già complicato, la campagna acquisti discutibile, gli infortuni, gli esperimenti di formazione che non hanno ancora fornito risposte convincenti, e il sorpasso dei cugini. Senza contare che l'ultima vittoria in trasferta era stata proprio quella del colpaccio allo Juventus Stadium. Novembre. Un secolo fa. Nel primo tempo l'incubo si manifesta con le sue tinte più fosche. All' intervallo il Catania è già in vantaggio per 2-0. Due bambole della difesa nerazzurra, davanti un Rocchi incartapecorito e Palacio in panchina per scelta tecnica o necessità di turnover che dir si voglia e nessuna trama degna di tale nome. Uno di quei momenti in cui ti aspetti da un momento all'altro il comunicato stampa della società che ringrazia sentitamente ed augura migliori fortune all'agnello sacrificale. E invece no. L'orgoglio bussa alla porta dello spogliatoio e spunta dal tunnel insieme alla squadra e insieme soprattutto a Rodrigo Palacio che guida la rivoluzione. Prima mette sulla testa di Alvarez la palla che accorcia le distanze, poi segna il gol del pari sull'assist di Pereira e infine completa il capolavoro infilando il Catania per la terza volta sulla palla di ritorno di Cambiasso. Un'impresa che vale l'aggancio al quarto posto e che psicologicamente non è neppure quantificabile".