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Sono tornati i bomber italiani, ma Eder rischia il posto in Nazionale perché…

Redazione1908

L'attaccante nerazzurro ha perso la vena realizzativa che lo aveva contraddistinto con la maglia della Samp

Il tecnico della Nazionale, Gian Piero Ventura, può dormire sonni tranquilli. Questo è quanto spiega l'edizione odierna del Corriere della Sera, che evidenzia come siano tornati in auge i centravanti italiani.

GEMELLI DEL GOL - "Il gol italiano non dorme più. Il letargo è finito. E la primavera, viste le premesse, si annuncia ancora più ricca: un anno fa, i cinque attaccanti che poi andarono all’Europeo con Antonio Conte avevano segnato tutti assieme, Nazionale compresa, 41 gol a questo punto della stagione. Adesso, gli ultimi cinque bomber utilizzati dal c.t. Gian Piero Ventura, sono già a quota 58 reti: un incremento notevole, quasi il 50% in più in 12 mesi. Ed è frutto di un ricambio profondo (via Zaza, Pellé e Insigne nella cinquina fortunata, dentro Belotti, Bernardeschi e Sansone) e soprattutto della consacrazione dei nuovi gemelli del gol, Andrea Belotti e Ciro Immobile, che hanno riportato il tricolore sulle alte cime della classifica marcatori. L’anno scorso giocavano assieme nel Toro, proprio con Ventura, e a questo punto della stagione faticavano ancora a ingranare, uno al primo anno in granata e l’altro appena rientrato dalla fallimentare esperienza di Siviglia: 12 mesi fa difficilmente avrebbero pensato di cominciare a segnare così tanto. Prima assieme in granata, quindi divisi dopo la partenza di Ciro per Roma e infine di nuovo riuniti nel nuovo corso azzurro".

QUALCOSA DA DIMOSTRARE - "Belotti nel frattempo è diventato anche il primo giocatore italiano della storia a toccare una quotazione — stabilita dalla clausola per i compratori esteri — di 100 milioni. E a suon di gol (già 19, compresi quelli fondamentali in azzurro) cerca il sorpasso su Icardi (siamo 15-14) in vetta alla graduatoria dei cannonieri. Immobile (già 12 reti stagionali con la Lazio, ma anche 4 gol in azzurro) domani ha l’occasione di mostrare alla Juventus che nell’estate del 2014 fece male a non riscattarne la metà, per venderlo al Borussia Dortmund, dopo che con la maglia del Torino, sempre con Ventura, aveva vinto la classifica marcatori (22 gol) davanti a Toni e Tevez. Certo, la Juve quell’anno puntò su Alvaro Morata come attaccante di riserva, guadagnandoci anche due anni dopo con il riacquisto del Real, ma resta il fatto che Immobile, scovato dai bianconeri senza neanche il bisogno di un provino da Ciro Ferrara quando aveva 15 anni e giocava nel Sorrento, adesso medita il riscatto allo Stadium".

L'INSIDIATO EDER - "Già, perché i bomber italiani, anche se non si giocano lo scudetto da un pezzo (l’ultimo fu Del Piero nel 2008 con 21 gol, anche se secondo in campionato), sono tornati ad avere un peso specifico importante sia in serie A che in Nazionale. Perché può sembrare un dettaglio, ma negli ultimi dieci campionati solo quattro volte il re dei marcatori è stato una punta azzurra. Oltre a Del Piero, Toni nell’anno del Mondiale vinto in Germania, Di Natale nell’anno del Mondiale disastroso in Sudafrica e Immobile nell’anno del Mondiale buttato via in Brasile. Adesso, a un anno e mezzo da Russia 2018, la qualità, la quantità e l’età media dei nostri attaccanti fa sperare nel ricambio in zona gol, dopo un Europeo positivo, ma con poche garanzie, nonostante le due reti di Pellé contro Belgio e Spagna e quello di Eder con la Svezia. Dietro a Belotti e Immobile c’è sempre l’italo-brasiliano, che però dovrà tornare a segnare per conservare il posto tra i convocati di Ventura: Sansone, che è partito indietro, adesso è già a quota 8 col Villarreal nella Liga, mentre la terza stella a brillare è quella di Bernardeschi: 11 gol, ma anche 9 assist. Chi segna, fa anche segnare. E anche un po’ sognare. gol di Insigne, anche lui tra i convocati (ma non in campo) nell’amichevole coi tedeschi a novembre assist di Bernardeschi che ha segnato in questa stagione 11 gol e si candida per un posto fisso in azzurro"