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La scomparsa di Sinisa Mihajlovic, Thiago Motta e la gara con l'Inter. Sono alcuni dei temi affrontati da Roberto Soriano intervistato dalla Gazzetta dello Sport. "Di Sinisa mi manca il sorriso. Da persona vera e con il cuore grande. Quel sorriso dolce ti faceva passare i brutti momenti, significava che ti voleva perdonare".
«Il gruppo era unito prima e continua ad esserlo anche ora. Motta parla con tutti e tutti vengono coinvolti, gioca solo chi si esprime al duecento per cento e dà tutto in allenamento, lui fa sentire addosso ad ognuno l’idea di poter essere titolare. Sono tutti vivi, coinvolti. Uno dei nostri pregi è che tanti possono fare diversi ruoli? È così. Motta è stato bravo anche in questo».
«Esatto. Ma attenzione: per fare diversi ruoli serve gente disposta e anche umile nel saper ascoltare. Una cosa posso assicurarla: qui tutti si sentono importanti e i ragazzi che ci sono hanno una disponibilità anche caratteriale che ti porta a fare sempre una corsa in più per il compagno. E non è da sottovalutare questo aspetto».
«Sono molto contento del campionato che stiamo facendo ma è lunga e mi vien da pensare anche ai risultati buttati via. Europa? Non ci vogliamo pensare, ma il calcio è strano, chissà... La parola d’ordine è: continuità. Una cosa posso dirla: giochiamo bene e ci divertiamo. Il gruppo è sano».
«Vediamo, magari riusciamo nel bis: diciamo che le tre vittorie esterne di Udine, Firenze e a casa Samp ci hanno dato molta autostima. Ma è adesso che viene il ciclo-verità».
(Gazzetta dello Sport)
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