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Sorrentino: “Dybala ragazzo sincero, un peccato se lasciasse la Juventus”

Matteo Pifferi

Intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l'ex portiere Stefano Sorrentino ha parlato così del futuro di Paulo Dybala

Intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l'ex portiere Stefano Sorrentino ha parlato così del futuro di Paulo Dybala:

“Conosco bene Paulo, è un ragazzo sincero. Cosa significava quel suo sguardo rivolto alla tribuna? Non lo so. Ha già parlato lui, lo ha già spiegato. E di lui posso solo dire che è uno dei giocatori più forti in circolazione. Ma non tocco quel che riguarda le sue vicende personali, e il contratto è una di queste: nessuno da fuori può dare giudizi né pareri. Era una cosa che da giocatore non sopportavo leggendo le interviste di qualche ex, non sarò ora io a farlo. Da fuori è facile parlare, ma io preferisco non commentare se non conosco le cose ”.

Secondo lei Dybala farebbe meglio a restare o ad andare?

“Personalmente preferirei che Paulo restasse: sarà il prossimo capitando della Juve ed è uno dei suoi migliori giocatori. E ama quella maglia. Conoscendolo, posso garantire che è un ragazzo sensibile e sincero”.

Lato Juve: cosa dovrebbe fare ora la società?

“Non conoscendo nel dettaglio la vicenda non so quale potrebbe essere la prossima mossa. So solo che un calciatore così non me lo farei scappare”.

Secondo lei Dybala ha fatto bene a far scoppiare il “caso” in quella maniera eclatante o sarebbe stato meglio muoversi più sotto traccia?

“E’ sotto gli occhi di tutti che la trattativa per il rinnovo sia iniziata parecchio tempo fa. Penso che fosse inevitabile che a pochi mesi dalla scadenza venisse fuori quel che sta uscendo”.

A suo parere come finirà la vicenda-rinnovo: fumata bianca o nera?

“Una domanda da un milione di dollari… Mi auguro che si concluda con una fumata bianca. Lo dico nell’interesse della serie A, oltre che della Juve: il nostro è uno dei campionati più belli e Dybala è uno dei giocatori più forti, sarebbe un peccato perderlo. E’ arrivato in bianconero da giovane, ed ora potrebbe diventare la bandiera della squadra. Cambiare non è mai semplice e a Torino sta bene, l’ha sempre detto. Certo è una scelta molto personale, nessuno può dargli consigli”.

La vicenda potrebbe avere contraccolpi sul gruppo?

“Non credo. E se poi saltano fuori gare come quella di ieri mi sembrano contraccolpi positivi. Allegri sa di aver a che fare con una squadra giovane che deve accumulare esperienza, ma che può lottare fino alla fine per i suoi traguardi. E’ nel suo Dna e anche l’anno scorso è andata così”.

Ha ragione Allegri quando dice che un giocatore in scadenza gioca meglio?

“Dipende dal carattere del giocatore. A me era capitato nell’ultimo anno di Palermo: ci salvammo all’ultima giornata e poi me ne andai. Con la salvezza in tasca”.

La Juve ora è quinta, a un punto dall'Atalanta che ha però una partita in meno: dove prevede arriverà la squadra a fine stagione?

“Se la giocherà fino alla fine, e arriverà fra le prime quattro”.