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Parte con una testimonianza estatica Andrea Sorrentino sulle pagine di Repubblica per spiegare il successo della Fiorentina ottenuto all'ultimo respiro ieri sera al Franchi: «Vincere con una doppia carambola al 91’, che goduria, che immensa goduria. La notizia è che la giustizia nel calcio esiste quasi sempre, anche stasera. All’ultimo assalto, guidato da quella zanzara di Maurito Zarate. La Fiorentina è ancora viva, è ancora e sempre terza. L’Inter invece, al di là di tutte le chiacchiere che da un po’ di tempo ama raccontarsi, si è fermata da quel dì. Se ne accorge anche mister Thohir, alla sua prima trasferta. Gli dicevano che le cose andavano abbastanza bene, che c’era stato solo un calo: chiacchiere, e dalle smorfie esibite in tribuna c’è da pensare che pure Erick da Jakarta se ne sia accorto. Anche a Firenze l’Inter prende gol nel finale, come contro Lazio, Sassuolo e Carpi: segno di tensione che si affievolisce. Anche a Firenze gioca una partita di insostenibile timidezza offensiva: un tiro in porta e un gol, troppo poco, anzi nulla, se si vuole aspirare alla Champions, non a caso siamo a 9 punti nelle ultime 8 gare, e a una vittoria nelle ultime sette».
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