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Lo sforzo sul mercato estivo dell'Inter è stato ingente e necessario, come annora Andrea Sorrentino dalle pagine di Repubblica: «Perché tutto si può dire tranne che Mancini non sia stato accontentato, infatti ora Thohir gonfia il petto da Jakarta. Ora il lavoro più duro sarà quello di amalgamare il nuovo gruppo, che ha bisogno di conoscersi e di imparare cos’è la serie A. Iniziare con tre vittorie è stato importante per quello. È stato Mancini, dicono le voci di Appiano, a cambiare tutto. Prima mentalmente, convincendo lo spogliatoio coi suoi modi serafici anche nei mesi bui che se l’avessero seguito i risultati sarebbero arrivati, poi inserendo le tante novità in un’estate pazza almeno quanto l’Inter stessa. Ne è uscita una squadra nuova, bambina eppure già perfida, al punto da aver vinto tre partite su tre e tutte di misura, di un’incollatura, in un campionato in cui però quasi nessuno ha vinto goleando gli avversari».
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