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Sorrentino (Repubblica): “Inter come l’Arsenal anni ’90. Avversari very disappointed”

Giovanni Montopoli

Piacevole analogia sottolineata da Andrea Sorrentino sulle colonne di Repubblica, tra l’Inter di Roberto Mancini e l’Arsenal degli anni ’90, la squadra che decantò Nick Horby nel suo romanzo (diventato, poi, film) “Febbre a 90”....

Piacevole analogia sottolineata da Andrea Sorrentino sulle colonne di Repubblica, tra l’Inter di Roberto Mancini e l’Arsenal degli anni ’90, la squadra che decantò Nick Horby nel suo romanzo (diventato, poi, film) “Febbre a 90”.

“Sembrano l’Arsenal degli anni ‘90, che si imbruttiva per imbruttire il nemico, faceva a spallate e a scarpate, soffriva pativa e risaliva, poi aveva dentro tanto di quel talento che vinceva di un’incollatura o di un’incornata, da corner o su punizione o per una spizzata geniale, lasciando gli avversari very disappointed. Così i tifosi dei Gunners cantavano in tutti gli stadi del regno: “One nil to the Arsenal“, uno a zero per l’Arsenal, la squadra che del cinismo nella sofferenza fece il proprio marchio, e fu Febbre a 90°. Un po’come la nuova Inter del Mancio, che vince sempre ma vince di poco, di un’unghia e di misura, con un gol nel recupero o a metà partita, cioè quando fa più male, e le basta così, mentre gli avversari, e sono già quattro, trascorrono il dopopartita a dire che non meritavano la sconfitta, che un pareggio era più giusto e se gli episodi avessero girato in un altro modo, ma intanto il pullman dell’Inter è già al casello. Da un’estate di rivoluzioni è sbucata fuori la squadra che in pochi si attendevano, di un cinismo che per alcuni è trapattoniano, per altri capelliano o addirittura mourinhano, ma conviene attendere prima di affibbiare etichette”.