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Sorrentino (Repubblica): «La vendetta interista sul mercato. Tra nobili decaduti…»

Vendette di mercato. Questo il tema che inumidisce la penna di Andrea Sorrentino dalle pagine di Repubblica: «Ormai la vendetta è un piatto da divorare caldo, fumante di ribalderia. Perché ne rimanga memoria, perché il sale rende le ferite...

Lorenzo Roca

Vendette di mercato. Questo il tema che inumidisce la penna di Andrea Sorrentino dalle pagine di Repubblica: «Ormai la vendetta è un piatto da divorare caldo, fumante di ribalderia. Perché ne rimanga memoria, perché il sale rende le ferite più dolorose, perché la guerra è guerra. Soprattutto tra nobili decaduti, ovvero impoveriti o prostrati dai rovesci della fortuna: solo nel 1958 Inter e Milan erano andate così male come nell’ultimo campionato, e si sa che le frustrazioni incattiviscono, abbassano il livello, tirano fuori il peggio di te. L’asta per Geoffrey Kondogbia è stata sanguinosa e a Montecarlo i dirigenti di Inter e Milan si sono rifilati sgarbi e soperchierie? Quelli del Milan si erano attribuiti, non più tardi di una settimana fa, gli acquisti di Kondogbia, Jackson Martinez e Ibrahimovic, al punto che ci erano (ci eravamo) cascati tutti? E quel Victor Dana, collaboratore di Bee Taechaubol, non ha forse scritto che gli interisti sono come i topi? Bene, passare all’attacco. Vendicarsi. Fargliela vedere, fargliela pagare. Ecco che l’Inter in quattro e quattr’otto ti organizza una presentazione di Kondogbia, appena arrivato in città».