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Sorrentino (Repubblica): «Mazzarri soffre per l’Inter. Ma ai tifosi dice che…»

L’Inter di Mazzarri è ancora un’opera incompiuta, come descrive Andrea Sorentino dalle pagine di Repubblica: «Un ritratto che non esce dalla tela, una scultura prigioniera del marmo. L’allenatore ne soffre, non può parlare...

Lorenzo Roca

L'Inter di Mazzarri è ancora un'opera incompiuta, come descrive Andrea Sorentino dalle pagine di Repubblica: «Un ritratto che non esce dalla tela, una scultura prigioniera del marmo. L’allenatore ne soffre, non può parlare apertamente dei problemi strutturali di una squadra e di un gruppo che avranno bisogno di sostanziali modifiche per potersi risollevare. Non può, ma qualcosa fa intendere, quando dal pubblico gli chiedono cosa manchi, davvero, per tornare a vedere una certa Inter: «Tante cose... Ma è necessario che tutti, a cominciare dai tifosi, capiscano che non ci si può più confrontare col passato, non si deve pensare all’Inter del Triplete perché è un modello troppo lontano. I valori sono cambiati: in quegli anni, oltre alla presenza di un fenomeno in panchina come Mourinho, il club pagava stipendi per oltre 200 milioni all’anno. Ora siamo intorno ai 70, c’è una bella differenza. L’unica cosa è ripartire dal lavoro sul campo, ogni giorno, e provare a costruire qualcosa. Anche il Barcellona visse un periodo nero, anni fa, poi è tornato sul tetto del mondo. Il nostro obiettivo quest’anno è provare ad arrivare più in alto che si può per poi programmare il futuro in un certo modo. É una stagione di transizione».