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Citazioni cinefile raffinate quelle che usa Andrea Sorrentino di Repubblica per descrivere lo spettacolo ignobile visto ieri a San Siro: «Lo scempio si chiude con una spruzzata di surrealismo. Ma non si vedono orologi molli, né rasoi che tagliano in due un occhio, purtroppo: almeno sarebbe arte. Invece Inter-Catania è appena terminata 0-0 tra i fischi, dopo che il pubblico ha assistito in agghiacciante silenzio come se fosse a teatro e non in uno stadio, quando dalla panchina schizza fuori Zanetti, che inizia a correre come per riscaldarsi, o per tenere la gamba tonica. L’aveva già fatto domenica scorsa, dopo la sconfitta di Genova. Che vorrà dire, quali segnali vuole mandare, cosa vuole dimostrare, il quarantenne ex magnifico atleta, nonché icona imperitura, che Mazzarri ormai lascia in panchina per non esporlo ad altre brutte figure? Mistero. Ma c’è chi evidentemente vorrebbe davvero cristallizzare il tempo, o fingere che qui tutto possa andare avanti come sempre, ingannando occhi e cuori all’infinito».
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