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Sosa: “Col Chievo l’Inter ha giocato una partita orrenda. Contro la Lazio sarà …”

Francesco Parrone

“Domenica sera sarò allo Stadio Olimpico per assistere a Lazio-Inter. La Lazio è la prima squadra che ha creduto in me, sono stati quattro anni fantastici. Il coro dei tifosi ancora mi emoziona, lo scorso anno un ragazzo che allenavo è...

“Domenica sera sarò allo Stadio Olimpico per assistere a Lazio-Inter. La Lazio è la prima squadra che ha creduto in me, sono stati quattro anni fantastici. Il coro dei tifosi ancora mi emoziona, lo scorso anno un ragazzo che allenavo è venuto in Italia e ha visto una partita della Lazio, tornando si è detto sorpreso di aver sentito un coro in mio onore".

Così Ruben Sosa ai microfoni di Radio Olympia sul match contro i nerazzurri. "Sono rimasto nel cuore dei tifosi - prosegue Sosa - e la Lazio è nel mio. Devo dire grazie al presidente Calleri che è stato un grande presidente. Ha fatto tanto per questa società prendendola dalla Serie B, portandola poi in Serie A e facendole vivere stagioni tranquille. Un grande presidente e un grande uomo. Viveva il calcio e la Lazio con grande passione".

Dal passato al presente: "La Lazio è una bella squadra, sa quello che vuole: arrivare seconda. Credo che sarà una lotta punto su punto e la Lazio può farcela. Ha un'ottima rosa e un grande allenatore, per l’Inter sarà una partita difficilissima. La squadra di Mancini non sta vivendo un buon momento, ma contro il Chievo è stata una partita bruttissima. Domenica vorrei vedere una partita con tanti goal".

L'ex attaccante biancoceleste segue sempre la sua ex squadra: "Vedo sempre la Lazio in tv. Non mi piace un singolo, mi piace tutta la squadra per il gioco che riesce ad esprimere. Ha un allenatore intelligente che riesce a coinvolgere tutti e sviluppa un gioco che diverte ed entusiasma il pubblico. Vedere la Lazio è divertente perché segna molti gol e fa un calcio brillante. Klose per me è un extraterrestre, continua a segnare, il tempo per lui non passa. E' un professionista serio che si diverte e ama il calcio. Al Mondiale ha segnato come ha sempre fatto, è ricominciato il campionato ed è tornato a segnare puntuale all’appuntamento. Felipe Anderson adesso si sta esprimendo per quello che è il suo valore, ha trovato la giusta serenità. Noi sudamericani fatichiamo un po' ad ambientarci, poi però riusciamo a dimostrare le nostre qualità”.