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Sottoriva: “Ecco perché l’Inter è la più appetibile tra tutte le big d’Europa”

Matteo Pifferi

Claudio Sottoriva, professore di Economia Aziendale alla Cattolica di Milano, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport

Claudio Sottoriva, professore di Economia Aziendale alla Cattolica di Milano, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

Professore, perché, nonostante tutto, i nostri club hanno ancora questo appeal internazionale?

«È rimasto elevato negli ultimi anni per due principali motivi: da un lato la forte tradizione storico-culturale del nostro campionato, che presenta numeri di audience ed engagement elevatissimi e che resta uno dei più importanti del mondo, dall’altro le enormi possibilità di investimento. Spendere oggi per un club inglese significa partire da un prezzo iniziale d’acquisto alto e su infrastrutture già esistenti. Investire su uno italiano, al netto della burocrazia necessaria per finalizzare gli investimenti, significa avere margine di manovra per creare ancora più valore».

Dove si può intervenire per recuperare il gap con gli altri tornei, soprattutto la Premier League?

«Partiamo dalla vendita del prodotto televisivo italiano all’estero: è la partita più importante, visto il gap nei diritti tv con i top campionati. Spesso si parla di infrastrutture e stadi di proprietà come la panacea per tutti i mali. Non è così, anche se un buon prodotto televisivo passa anche dalla possibilità di vedere partite in stadi all’avanguardia. Diciamo che è un circolo virtuoso innescato dalle infrastrutture e che dà ritorno indiretto sull’investimento».

Perché sono soprattutto fondi stranieri a volere le nostre grandi squadre?

«Rigiro la domanda: quali grandi gruppi industriali italiani sarebbero oggi in grado di investire sui nostri club...? Anzi, è opportuno aprire a capitali stranieri, come d’altronde ha anche fatto la Premier. Bisogna facilitare l’approdo di capitali e fondi che, pur avendo interessi speculativi, e non certo, romantici, permettono di effettuare i giusti investimenti. Ricordiamoci che i fondi sono molto liquidi, hanno grandi masse da amministrare, e anche per questo possono rischiare nell’azienda calcio».

Quanto un brand come l’Inter resta attrattivo ben oltre i propri debiti?

«Paradossalmente, tra le big europee, l’Inter è la più appetibile perché può ancora crescere a livello sportivo e finanziario (al netto dei debiti oggi esistenti) e puntare su investimenti infrastrutturali. La valutazione di 1,2 miliardi nasce comparandola alla vendita del Milan, ma il tema stadio è un punto decisivo su cui Zhang punta per monetizzare il suo investimento iniziale».