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L'Italia scenderà in campo questa sera alle 18 nell'ottavo di finale contro la Svizzera. Il ct degli azzurri, Luciano Spalletti, pensa a qualche cambio nella formazione titolare, si torna al 4-3-3. Dubbio centravanti.
"Spalletti cambia ancora. Se aveva accettato il saio del 3-5-2, anche su pressione dei giocatori, per un’Italia «con meno bellezza e più sostanza», capace di strappare il punto qualificazione, ora, scampato il pericolo grazie al miracolo Zaccagni, riprende in mano il timone. Si torna alla linea a 4: 4-3-3. Persi per squalifica il rampante Calafiori e per infortunio Dimarco (l’ultimo Grosso), Spalletti lancia Mancini, cresciuto nel mito di Materazzi, accanto al febbricitante Bastoni, con Di Lorenzo e Darmian terzini. Ma la novità più intrigante è in sala macchine. Il c.t. sospende la fiducia ad oltranza a Jorginho e apre la porta a Fagioli, che bussava da tempo. Dovremmo guadagnarci in dinamismo, interdizione e velocità di circolazione. Se salderà le sue idee alla corsa di Barella e alle geometrie di Cristante, potrebbe venir fuori un reparto di prospettiva e soddisfazioni. I tre hanno caratteristiche complementari (ordine, tecnica, aggressione) e, sulla carta, possono spartirsi bene le funzioni. Il reparto potrebbe ricevere un buon soccorso dall’altra scommessa di serata: El Shaarawy che ha dimostrato quest’anno di aver raggiunto una notevole maturità tattica e lavora bene sulla fascia in entrambe le fasi. Auguriamoci il vero Chiesa a destra", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Spalletti si è riservato un dubbio: il centravanti. Scamacca o Retegui. Più di sfondamento il primo, più da guerriglia il secondo. La sensazione è che sia in vantaggio il bergamasco. Anche per le parole spese dal ct: «Scamacca ha qualità, estro e un guizzo che ti sbrana. Ne ho avuti pochi giocatori con un calcio così potente. Se ti tira addosso, non fai in tempo a spostarti». Se hai uno così, devi ritrovarlo a tutti i costi. Dobbiamo fare gol. Non averne fatti alla Svizzera, ci è costato un Mondiale. Stasera ci servono assolutamente. E serve il Chiesa ‘21. In tre partite, Scamacca e Retegui hanno messo insieme un tiro in porta in due: sveglia. Aspettiamoci una battaglia dura, anche oltre il 90’. Gli svizzeri, ripensando ai rigori di Jorginho, sorridono e auspicano il bis", aggiunge il quotidiano.
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