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Italia, Spalletti torna al 4-3-3: dentro Mancini, Fagioli e Cristante. Dubbio centravanti

Andrea Della Sala Redattore 
Il tecnico dell'Italia, per l'ottavo di finale di stasera con la Svizzera, ha in mente qualche cambio nella formazione titolare

L'Italia scenderà in campo questa sera alle 18 nell'ottavo di finale contro la Svizzera. Il ct degli azzurri, Luciano Spalletti, pensa a qualche cambio nella formazione titolare, si torna al 4-3-3. Dubbio centravanti.

"Spalletti cambia ancora. Se aveva accettato il saio del 3-5-2, anche su pressione dei giocatori, per un’Italia «con meno bellezza e più sostanza», capace di strappare il punto qualificazione, ora, scampato il pericolo grazie al miracolo Zaccagni, riprende in mano il timone. Si torna alla linea a 4: 4-3-3. Persi per squalifica il rampante Calafiori e per infortunio Dimarco (l’ultimo Grosso), Spalletti lancia Mancini, cresciuto nel mito di Materazzi, accanto al febbricitante Bastoni, con Di Lorenzo e Darmian terzini. Ma la novità più intrigante è in sala macchine. Il c.t. sospende la fiducia ad oltranza a Jorginho e apre la porta a Fagioli, che bussava da tempo. Dovremmo guadagnarci in dinamismo, interdizione e velocità di circolazione. Se salderà le sue idee alla corsa di Barella e alle geometrie di Cristante, potrebbe venir fuori un reparto di prospettiva e soddisfazioni. I tre hanno caratteristiche complementari (ordine, tecnica, aggressione) e, sulla carta, possono spartirsi bene le funzioni. Il reparto potrebbe ricevere un buon soccorso dall’altra scommessa di serata: El Shaarawy che ha dimostrato quest’anno di aver raggiunto una notevole maturità tattica e lavora bene sulla fascia in entrambe le fasi. Auguriamoci il vero Chiesa a destra", scrive La Gazzetta dello Sport.

"Spalletti si è riservato un dubbio: il centravanti. Scamacca o Retegui. Più di sfondamento il primo, più da guerriglia il secondo. La sensazione è che sia in vantaggio il bergamasco. Anche per le parole spese dal ct: «Scamacca ha qualità, estro e un guizzo che ti sbrana. Ne ho avuti pochi giocatori con un calcio così potente. Se ti tira addosso, non fai in tempo a spostarti». Se hai uno così, devi ritrovarlo a tutti i costi. Dobbiamo fare gol. Non averne fatti alla Svizzera, ci è costato un Mondiale. Stasera ci servono assolutamente. E serve il Chiesa ‘21. In tre partite, Scamacca e Retegui hanno messo insieme un tiro in porta in due: sveglia. Aspettiamoci una battaglia dura, anche oltre il 90’. Gli svizzeri, ripensando ai rigori di Jorginho, sorridono e auspicano il bis", aggiunge il quotidiano.