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Spalletti: “Scommesse? Se fatte cose irregolari, giusto pagare. Tanta amarezza”

Parla Luciano Spalletti alla vigilia della sfida contro Malta valida per le qualificazioni ai prossimi Europei: ecco le dichiarazioni

Parla Luciano Spalletti alla vigilia della sfida contro Malta valida per le qualificazioni ai prossimi Europei. Ecco le dichiarazioni del ct della Nazionale a Sky Sport.

E' stata una notta difficile, questa in un altro senso, perché poi quando devi portare a casa dei risultati importanti c'è un po' di attesa e ansia nell'andare a giocare la partita. Questa notte era diversa, c'era molta amarezza col passare delle ore. Tutta la squadra era vicina a loro, erano dispiaciuti degli eventi e continueremo a star loro vicini anche quando si abbasseranno i riflettori perché ora hanno tutte le luci addosso. E' giusto aiutarli per quelli che sono gli eventi successi. La giustizia deve fare il suo percorso. Se sono state commesse delle cose irregolari è giusto pagare, funziona così. Penso che le parole di Gravina abbiano fatto chiarezza su tutto, siamo d'accordo con il nostro presidente e il ministro Abodi, su quello che è il rischio di cadere in queste tentazioni. Noi dobbiamo cercare di parlare ai giovani di queste insidie.

Decisione su Zaniolo e Tonali? Non è carino cercare di sapere chi ha preso questa decisione. Secondo lei è una decisione corretta oppure no? Se è corretta, chi l'ha presa, l'ha presa. E' una decisione corretta in base a quel che è successo. Non possiamo portare 2 ragazzi scioccati da una notizia del genere a giocare una partita. Quelli che non sono al posto di questi come vengono trattati? Siamo ingiusti nel modo di operare la nostra professione. E' corretto quello che abbiamo fatto, le parole sono correttissime, poi noi si va a giocare e si rimane una squadra fortissima.

Perdiamo due campioni, perché Zaniolo ce l'ha fatto vedere anche questa settimana: se pulito da un po' di vizietti, e stavolta parlo di calcio, è un giocatore straordinario. Ha sempre il colpo da ko nei piedi. Tonali ha quella forza e quella continuità, per cui spero di allenarli di nuovo il prima possibile, per gli altri sono altrettanto forti. Ho una potenzialità di squadra infinita. Non vengo qui a cercare alibi, o vinco o sono quello di livello inferiore a ciò che merita l’Italia.


Dobbiamo essere felici di vestire questa maglia e di fare questo lavoro. E' triste che le possibilità che abbiamo noi non vengano date a tutti. Noi siamo quelli scelti dalla fortuna per essere dei top, in questo lavoro e nella vita quotidiana. Abbiamo tutta l'attenzione di tutte le persone. Possiamo far vedere la nostra intelligenza e il modo di lavorare che abbiamo, che vizi siamo nelle condizioni di andare a crearci per non disturbarci questa fortuna e questo valore che mi è stata donata d'ufficio. Vedere che non riusciamo a riconoscerla, dobbiamo insegnare come personaggi dello sport abbiamo il dovere di riconoscere quello che c'è stato donato. Poi si può sbagliare sempre, ma l'importante è cercare di diventare sempre migliori".


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