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Ieri ha parlato di coraggio. Oggi come si mette in campo il coraggio?
"Il discorso è sempre lo stesso. Noi sentiamo un po’ la pressione, la viviamo. Quando siamo finiti in questo girone c’era il rischio reale di uscire perché tutti sapevano che sia Spagna che Croazia erano due “clienti” scomodi. Ora che siamo riusciti a passare il turno non ci sono calcoli da fare: è visibile quello che puoi creare con la qualità, la volontà, l’esperienza e la gioventù, tutte cose che noi abbiamo. Se tutta l’Italia è nuovamente davanti a una partita che si giocherà a Berlino è merito di questi ragazzi. Loro devono sentire la nostra fiducia perché loro ci hanno riportato dentro lo spogliatoio dello stadio di Berlino".
"Centrocampo? Fagioli sarà il regista. Lui con la sua gioventù ha tutte le qualità per diventare un big in quel ruolo. Insieme a lui ci sarà Cristante sul centrodestra. Barella sarà quello che dovrà stare vicino a Xhaka. Poi, due esterni che possono attaccare, con El Shaarawy che può dare una mano nei ripiegamenti, come ha sempre fatto. Lui ha la maturità giusta per far parte di questa squadra".
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