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Getty Images
Intervenuto in conferenza stampa in occasione dell'inizio del ritiro di Dimaro, Luciano Spalletti è tornato sulla scelta di allenare il Napoli e sul primo impatto avuto con i giocatori. "Sensazioni in generale sono quelle per cui ho accettato, questa panchina è motivo d'orgoglio e responsabilità e bisogna andare a fare delle scelte, ma è ancora presto per tirare le somme, mancano molti campioni e quelli che ci sono hanno confermato le qualità che conosciamo tutti".
Io aziendalista? "E' corretto. Io non vado a creare problemi dove lavoro, mi confronto sui temi da portare avanti insieme, e trovare insieme le soluzioni. Non devo creare debiti assurdi per rovinare la situazione, si prova ad ottimizzare il massimo senza a buttar via niente di quello che è possibile utilizzare. Non mi crea alcun fastidio, bisogna far così, ottimizzare e non disperdere o sperperare. Le mie origini dicono questo, vengo dalla campagna, dal lavoro, non solo per uno schiaffo alla povertà ma anche per la situazione che si vive".
"Poi è chiaro che bisognerà fare una squadra forte, il presidente lo sa che c'è concorrenza con quelle 7 squadre fortissime, bisogna creare un gruppo di 23 giocatori forti con tutte le gare che ci sono in settimana perché alcune andranno per forza a chi gioca di meno e le competizioni si vincono e perdono per un gol, io uscii dalla champions con l'Inter 3 anni fa per un gol e poi entrai in champions all'ultima partita, anche quel punto fa la differenza".
(tuttonapoli.net)
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