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L'obiettivo Champions si è notevolmente complicato per l'Inter. La sconfitta con la Juve e le vittorie di Roma e Lazio hanno portato i nerazzurri a -4 dalle romane e queste ultime tre giornate di campionato daranno l'epilogo della stagione e, probabilmente, metteranno in discussione l'operato di tutti: dirigenza, tecnico e giocatori. Il mancato accesso alla prossima Champions potrebbe avere pesanti ripercussioni. "E in questo momento l’aria di aggregazione delle componenti nerazzurre per rimettere ordine si è sentita in maniera distinta ieri ad Appiano Gentile dove intorno alla squadra si sono palesati il vicepresidente Javier Zanetti, l’a.d. Alessandro Antonello, il Cfoo Giovanni Gardini e il d.s. Piero Ausilio".
Spalletti si è assunto totalmente la responsabilità del cambio Icardi-Santon che ha tolto equilibrio alla squadra e che ha fatto soffrire i nerazzurri nel finale, facendo ribaltare il risultato alla Juve. "Una sostituzione che lo stesso Spalletti ha bollato come sbagliata («Cambi errati, la colpa è mia» — ha detto) e che ha una genesi alquanto travagliata. Con Santon ormai pronto a subentrare a un compagno al fianco del t.m. Fabio Pinna, Spalletti richiama Antonio Candreva, il quale però risponde di essere ok. Spalletti riceve la medesima risposta da Ivan Perisic e così, con Santon pronto, richiama Mauro Icardi, visibilmente contrariato dalla scelta del suo allenatore (la moglie-agente Wanda Nara ha ritwittato un post di un cronista argentino che si domandava il perché del cambio). Tutto questo comporta una rotazione della squadra al 40’ del secondo tempo. Una serie di spostamenti tattici a catena che rompono l’armonia fin lì esistente (con successo), l’anticamera degli errori finali che hanno «sorretto» la rimonta della Juventus. La scelta di Spalletti non ha convinto Icardi, ma non solo. Anche altri si sono domandati il perché".
(La Gazzetta dello Sport)
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