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Spalletti e quel paragone scomodo per Dalbert. Il web non perdona, i numeri dicono che…

Il tecnico ha parlato del tiro di Dalbert simile a quello di Robert Carlos e sui social si sono scatenati

Andrea Della Sala

Non solo Lautaro Martinez, nella gara col Cagliari nell'Inter si è messo in luce anche Dalbert. Nella scorsa stagione il brasiliano ha trovato poco spazio, ma già dal ritiro Spalletti ha ammesso di voler puntare forte su di lui. La prova dell'ex Nizza contro i sardi è stata molto positiva, ha anche fornito a Martinez l'assist per il vantaggio nerazzurro. Spalletti è convinto che Dalbert possa diventare un giocatore importante e nel post partita non ha perso l'occasione per esaltare il ragazzo e anche per fare un paragone con un mostro sacro in quel ruolo: "Non rimango stupito della sua crescita, l’importante è che il pubblico abbia capito le sue potenzialità. Se voi domandate ai magazzinieri al centro Suning vedrete che vi risponderanno che lui ha questa grande corsa e questo grandissimo tiro. Un tiro alla Roberto Carlos. In lui rivedo quelle doti. Poi, chiaramente, deve affinare la qualità".

Su Twitter e sui vari social si sono tutti scatenati "con gif della famosa punizione alla Francia di Carlos («Mamma, guarda Dalbert!»), morphing fra i due, inviti all’antidoping per il tecnico e altre amenità. Nel passaparola e nella sintesi acchiappa-clic le parole di Spalletti si trasformano in «Dalbert è il nuovo Roberto Carlos» e il web - come direbbero in un telegiornale- si scalda, s’indigna e si diverte. Passata la buriana, è il caso di provare a trovare qualche punto fermo. Il primo è che probabilmente i magazzinieri sono davvero gli unici ad aver visto le sue prodezze: in partita il brasiliano ha tirato 7 volte in porta da quando è all’Inter, sempre da fuori area, centrando la porta in una sola occasione (contro il Genoa un anno fa, una mozzarella). I due gol in carriera, segnati in Portogallo, arrivano effettivamente con tiri da fuori. E anche se gli allenamenti sono blindati, c’è un video che possono vedere anche in non-magazzinieri di una partitella di inizio settembre: lì il sinistro di Dalbert trova il sette in modo clamoroso. Intanto lui, pur faticando a parlare in italiano, ringrazia Spalletti e la famiglia che lo ha sostenuto nei momenti difficili. L’ex Nizza era arrivato un anno fa convinto di incontrare meno problemi. Presentandosi a Milano aveva detto: «Il mio idolo? Roberto Carlos. È rimasto nel mio cuore, spero di emularlo». Altro che antidoping: tutto torna, in fondo", riporta La Gazzetta dello Sport.

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