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Spalletti: “Ho scelto #senzatregua perché si deve lottare sempre. La famiglia…”

L'allenatore nerazzurro ha risposto alle domande dei bambini che lo hanno incontrato alla Pinetina per Topolino

Eva A. Provenzano

Anche Luciano Spalletti è entrato nel mondo dei paperi di Topolino, come Icardi: lo hanno soprannominato Spallucci.

Pure l'allenatore nerazzurro ha risposto alle domande dei piccoli giornalisti presenti alla Pinetina qualche giorno fa per vedere il mondo dell'Inter da vicino. Il tecnico nerazzurro ha anche giocato una partitella con i bimbi e in sala stampa ha detto di non conoscere 'Tato il Lupo', ma di conoscere la favola della volpe e della cicogna: "Tato il Lupo mi manca. A casa ho oche, quattro cavalli, capre, asini, cani. Però conosco questa favola che dice in sostanza: non si deve mai pensare di essere migliori e che gli altri siano diversi e che siano da trattare male. Tutto cambia a seconda della prospettiva: bisogna avere rispetto di tutte le persone che si incontrano". 

-Come fai a farti obbedire in allenamento?

Uso un fischietto per attirare l'attenzione. E racconto cose belle ai miei calciatori, come favole o imprese di altre squadre.

-Ci spieghi l'hashtag #senzatregua?

È un'espressione in cui tutti i nerazzurri possono riconoscersi e sentirsi uniti per lottare insieme. E poi è una qualità che ci vuole, quella di non darla mai vinta. 

-Quanto conta che i giocatori si sentano parte di una famiglia?

Molto. Se vuoi bene a chi hai accanto, come in famiglia, lo aiuti nelle difficoltà. Accade anche in campo.

-Cosa hai trovato all'Inter che non hai trovato da nessun'altra parte?

Voi! E con il vostro supporto saremo sicuramente più forti. 

(Fonte: Topolino numero 3251)

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