Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha commentato ai microfoni di DAZN il successo sull'Inter: "Oggi c'è stata la qualità del gioco che ci ha contraddistinto. Diventava stimolante per i ragazzi, vuoi perchè c'era di fronte una finalista di Champions League, finalista meritatamente per quello che si è visto, vuoi perchè volevano dimostrare che l'impresa che avevano fatt non era figlia di un periodo, ma la qualità evidenziata in tutto il campionato. Poi l'Inter era l'unica squadra che non avevamo battuto, diventava importante per i numeri, il miglior attacco, la miglior difesa, per tutte quelle cose che raffrozano il campionato che abbiamo fatto.
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Spalletti: “Inter finalista con merito. Il mio futuro? Tutto chiaro e definito”
La squadra non ha bisogno di niente e di nessuno, sa giocare a calcio, è stata costruita bene dal presidente e da Giuntoli, con ragazzi che sono diventati un corpo unico, e questo poi ha fatto la differenza. Ci sono cuore, qualità, disponibilità al sacrificio, quell'autostima che fa sempre la differenza. Diventa facile con questi calciatori. Naturalmente ci sono quelli che hanno qualcosa in più, il capitano che un allenatore non vorrebbe mai perdere è Di Lorenzo. Essere nella mia posizione ora è tutto facile, la gente ti riempie di amore da tutte le parti, ti sommerge di affetto: questo è bellissimo. Ambivo a questo, ora l'ho vissuto direttamente e questa è la cosa più bella che mi potesse accadere.
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Osimhen nervoso? Le esigenze sono quelle che lui faccia il centravanti come ha sempre fatto. Lui si può arrabbiare, ma non è sempre colpa dell'allenatore che fa i cambi. Gli attaccanti hanno il gol che fa la differenza, ma poi ci sono i difensori e i portiere che non li vogliono prendere. Se uno è al di sotto delle sue potenzialità ci sono anche gli altri, si può anche uscire a 25 minuti dalla fine. Fare un calcio di attesa è più semplice, c'è da schermare e stare fermi; quando hai 50 metri alle spalle cambia tutto. Rrahmani e Kim ce la fanno contro chiunque. Il mio futuro? Non sto aspettando niente, è tutto chiaro e definito. C'è soltanto da dirlo. Abbiamo convenuto con il presidente di aspettare a dirlo. Non inventate niente, è tutto definito. Siamo usciti da quella cena con tutto a posto".
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