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Lunga parentesi dedicata al futuro dell'Italia nell'intervista concessa da Luciano Spalletti ai microfoni di Rai Sport dopo Inter-Atalanta: "Ancelotti è quello più forte secondo me, anche perché bisogna essere anche pronti per certe responsabilità. In Italia vinciamo tutti, ma quando si perde la colpa è di uno solo. E' una situazione nuova, non eravamo abituati e preparati, c'è bisogno di tempo. Ventura? Delle cose di cui si può parlare, ci parlavamo. Io l'ho avuto anche come allenatore, mi ha fatto passare dai dilettanti ai professionisti. Lui preferisce giocare con le due punte, invece che con gli esterni alti, degli errori si commettono, ma le scelte le ha fatte lui con i suoi collaboratori. Mi sento anche io un po' responsabile come addetto ai lavori, anch'io vado a Coverciano a dire la mia ogni tanto. Qui invece di tirarsi fuori, bisogna assumersele le responsabilità. Anche Tavecchio dà la colpa a Ventura e questo non si può accettare, altrimenti che messaggio mandiamo al nuovo allenatore? Ranieri è uno di quelli che hanno le spalle larghe e la forza di gestire una squadra importante come l'Italia, ma ce ne sono anche altri. Dipende da che soluzione si vuol prendere e da che calcio si vuol fare".
Sull'Inter: "La nostra squadra si conosce e cerca di portare la partita dove vuole, è in lunghi momenti ci è riuscita. Abbiamo conquistato spesso la palla alta, velocemente, ed è il calcio che vorremmo fare. Se non arrivi però a soffocare la loro fase di impostazione, diventa difficile. I tifosi dell'Inter sono professionisti, hanno visto tanti calciatori, fino al 2-0 hanno partecipato, ma quando hanno visto queste vampate è diventato tutto bellissimo e hanno partecipato tutti. Noi l'anti-Napoli? Non lo so, vogliamo creare una cultura di un calcio che non è la strategia di una partita, ma modo di allenarsi e fare la partita nell'altra metà campo. La Roma? Mi fa un bellissimo effetto, sono contento per loro. Di Francesco sta lavorando benissimo, sta facendo un calcio propositivo, la squadra è eccezionale e sta facendo un calcio bello. Se noi siamo lì con loro qualcosa abbiamo fatto".
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