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Napoli, Spalletti: “C’è ancora da aspettare per stappare bottiglie e cuore. Da piccolo…”

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Le parole dell'allenatore del Napoli ai microfoni di DAZN dopo la vittoria all'ultimo respiro contro la squadra di Allegri
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Alla fine la sua squadra l'ha spuntata sulla Juvee si è presa tre punti importantissimi sulla strada che porterà il Napoli alla festa scudetto anticipata. Perché se la prossima settimana la formazione azzurra batterà la Salernitana a e San Siro l'Inter, che sta ancora provando a lottare per il quarto posto, batterà la Lazio o le imporrà un pareggio, a quel punto arriverà la vittoria matematica del titolo. Luciano Spalletti, alla fine della partita contro i bianconeri, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di DAZN.

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Queste le parole dell'ex tecnico dell'Inter:

-Festa anticipata? 

Funziona così, quando vinci partite importanti contro un avversario di questo livello, con quella classifica, a poche giornate dalla fine del campionato, sono mattoni pesanti sul finale di campionato e quindi giustamente i ragazzi hanno un po' festeggiato. Però poi ancora dobbiamo aspettare a stappare bottiglie e cuori, c'è ancora da fare. Alla squadra ho detto cose normali, al di là di qualche leggerezza, dopo l'uscita dalla Champions ci può stare perché ti vengono dei pensieri, ci può stare. 

-Potrebbe arrivare lo scudetto con Inter-Lazio, la stessa partita con cui lei riportò la squadra nerazzurra in CL o a Udine che portò in CL o con la Fiorentina. È arrivato il momento in cui ci si guarda un po' indietro? 

Sì. Viene fatto perché poi non ho viaggiato posto finestrino prima classe, ma sempre andato in giro in autostop. Il fatto di trovarsi ora ad un passo dallo scudetto è chiaro che ti ripaga di tutto. Quando si parte da una posizione normale poi arrivi al massimo c'è un po' di soddisfazione. Sono stato preso per il culo perché mi portavo le scarpe da calcio in panchina. Ma quello che ho passato per potermele permettere me lo ricordo bene. Ho sofferto tanto per avere le scarpe da calcio da piccolo, non avevo i soldi per poterle comprare. Me lo ricordo bene. Fai una strada molto più difficile di chi parte da livelli differenti. Magari durante la carriera da calciatore si sono guadagnati stima e quanto altro ed è giusto così. 

(Fonte: DAZN)

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