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L'Inter sta vivendo un lungo periodo di crisi, la squadra nerazzurra nelle ultime 10 partite ha raccolto solo 9 punti. Sabato, a San Siro, arriverà l'ultima della classe, il Benevento, che vantapiù vittorie della squadra di Spalletti nella striscia negativa: tre contro una, quella decisa dal colpo di Karamoh contro un Bologna che pure con l’uomo in meno aveva sfiorato il pareggio. Una crisi alla quale Spalletti ha provato in tutti i modi a rimediare anche rimescolando le carte (Perisic mezz’ala) ma fondamentalmente senza mai spostarsi dal 4-2-3-1. Il ko di Marassi contro il Genoa macchiato dalla sfortuna dell’autogol di Ranocchia, ha anche certificato che in questo momento l’Inter è praticamente Perisic e Icardi: entrambi lavorano per esserci sabato sera con il Benevento, partita da vincere a tutti i costi, prima del ciclo che può rivelarsi decisivo nella corsa Champions: Milan, Napoli e Sampdoria.
Trittico nel quale servirà il miglior Icardi che ieri si è allenato ancora a parte ed è stato festeggiato per il venticinquesimo compleanno con il classico bagno di farina e uova. Quindi ha voluto tranquillizzare i tifosi: «Lavoro e sto meglio. Ho quasi recuperato e ho voglia di giocare. Spero di tornare il prima possibile». Icardi ha saltato tre partite per un’elongazione muscolare e ancora ieri non ha lavorato in gruppo. Ha comunque rassicurato: «Il ginocchio è ok». Articolazione che l’aveva comunque obbligato a fermarsi contro Bologna e Torino e a saltare la convocazione in nazionale a novembre. Comunque resta il fatto che l’Inter potrebbe tenerlo fuori anche contro il Benevento per non rischiare di non averlo al meglio nel trittico decisivo.
(il Giornale)
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