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Spalletti: “All’Europeo io forse troppo rompiscatole. Ora sorrido perché…”

Spalletti: “All’Europeo io forse troppo rompiscatole. Ora sorrido perché…” - immagine 1
Le parole del CT alla vigilia della partita di Nations League contro la Francia che segna il ritorno al campo dopo il deludente torneo in Germania
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Alla vigilia della gara di Nations League contro la Francia, in programma domani sera a Parigi, al Parco dei Principi, alle 20.45 (in diretta su Rai1), Luciano Spalletti ha parlato al canale della FIGC e poi in conferenza stampa delle aspettative sulla prima gara dopo l'esperienza all'Europeo in Germania.

«Dobbiamo far vedere quello che è il nostro orgoglio a vestire questa maglia dopo la brutta figura che abbiamo fatto. C'erano e ci sono da cambiare alcune cose, in allenamento lo abbiamo fatto, ora c'è da farle vedere anche in partita. Va rimessa a posto la fiducia in se stessi e anche tutti i nostri tifosi devono riacquistare fiducia nei nostri confronti. Iniziamo un nuovo percorso, da qui in avanti bisogna fare qualcosa di nuovo. Ho visto nei calciatori la voglia di tenere la schiena dritta e non avere l’arrendevolezza di portarsi dietro i rimpianti», ha sottolineato il ct.


-Cosa si aspetta dalla Francia? 

La Francia ha calciatori di altissimo livello bisogna stare attenti tatticamente a essere sempre squadra perché i ribaltamenti di fronte a campo aperto possono essere pericolosissimi per noi. Ci saranno momenti di difficoltà per noi e potremo sopperire solo essendo squadra”. Nel firmamento francese la stella più brillante è Kylian Mbappé: “Si marca di squadra, con l'aiuto di tutti. 

Spalletti: “All’Europeo io forse troppo rompiscatole. Ora sorrido perché…”- immagine 2

-Come ha visto i ragazzi?

Ho visto belle cose negli allenamenti: partecipazione, disponibilità e fiducia in quello che poi si andrà a fare. Questi sono valori molto importanti. Mi hanno ridato il primo sorriso dopo l'Europeo. Ho visto dei ragazzi che hanno delle qualità per diventare dei top player, ma hanno bisogno di esperienza. Ho visto anche autostima e la convinzione di voler giocare una partita senza essere prigionieri degli altri.

-Come si sente: è più sereno, si sente diverso?

Forse sono stato troppo rompiscatole. Sono sempre stato molto umano nel capire quali possono essere i miei risultati, forse sono stato disumano nei comportamenti per andare a perseguire quel risultato. Quando ho detto che loro (i calciatori, ndr) non hanno responsabilità è quello che penso. 

Diventi diverso se capisci cosa succede e perché ti succede. Noi lo abbiamo fatto, quello che diventa fondamentale è la volontà dei calciatori. Io penso che il mio sia un lavoro molto serio, in cui bisogna studiare. Poi a volte gli errori si fanno e bisogna capire perché. Ho visto la voglia di tenere la schiena dritta dei nostri giocatori e di non portarsi dietro rimpianti. Noi dobbiamo guardare al futuro, abbiamo iniziato un nuovo percorso. Anche nelle convocazioni sono stato attento a metterci qualcosa dentro, da qui in avanti dobbiamo metterci qualcosa di nuovo. Questo percorso sarà lungo quanto la Nations League e poi di volta in volta si parla di ciò che è successo. 

(Fonte: FIGC)

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