Il Milan ha messo in luce una spina nel fianco di Spalletti. Club e allenatore non si sono lasciati bene e quando l'allenatore ha accettato di allenare la squadra rossonera ha preteso che gli venisse pagato il suo ingaggio fino al 30 giugno 2020. Più o meno 4 mln insomma, se si pensa che tre mesi già sono stati pagati dai nerazzurri. Niente da fare, l'Inter ha respinto la sua richiesta e alla fine il club rossonero ha virato su Pioli. Ma il Corriere dello Sport ha spiegato che il tecnico di Certaldo avrebbe voluto una sorta di “risarcimento danni” perché ritiene che Zhang e i suoi non si siano comportanti bene con lui. Innanzitutto perché l'esonero è arrivato nonostante l'obiettivo Champions raggiunto.
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Spalletti, il Milan rivela la ruggine con l’Inter. CdS: Voleva un ‘risarcimento Conte’
L'allenatore aveva accettato la proposta rossonera ma le sue pretese nei confronti dei nerazzurri sono state giudicate troppo alte
"Per di più, al suo posto è stato chiamato un altro allenatore, Conte, a cui è stato garantito uno stipendio doppio. E, in aggiunta, un mercato da quasi 200 milioni, mentre nelle sue due estati nerazzurre lui aveva dovuto convivere con il settlement agreement dell’Uefa e quindi con pesanti limitazioni (vedi lista Uefa in Champions al secondo anno) che, inevitabilmente, hanno inciso sui risultati della squadra", questo scrive il CdS sulle ragioni che hanno portato l'allenatore a chiedere almeno un anno di contratto pagato all'Inter. Il club da parte sua però non ha condiviso le ragioni del mister e la trattativa per la buonuscita si è arenata.
(Fonte: CdS)
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