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Spalletti: “Se perdiamo siamo fuori, ha ragione Buffon. Ho parlato con El Shaarawy…”

Dario Di Noi

Alla sua seconda partita ufficiale dal ritorno a Roma, Luciano Spalletti si ritrova davanti un’impresa quasi impossibile: fermare una Juventus da 10 vittorie consecutive sul campo nemico. Per i giallorossi, perdere vorrebbe dire compromettere...

Alla sua seconda partita ufficiale dal ritorno a Roma, Luciano Spalletti si ritrova davanti un’impresa quasi impossibile: fermare una Juventus da 10 vittorie consecutive sul campo nemico. Per i giallorossi, perdere vorrebbe dire compromettere quasi totalmente le speranze di titolo di questa stagione. Per questo, a Torino è ammesso un unico risultato. Alla vigilia, lo stesso Spalletti si è espresso in questi termini.

“Abbiamo l’occasione per rientrare in corsa per obiettivi importanti, se facciamo risultato. Se invece perdiamo ha ragione Buffon (che in settimana aveva detto che in caso di sconfitta la Roma sarebbe tagliata fuori, ndr). La Juve è bravissima, sia in campo che fuori, come società. Ma noi dobbiamo andare lì con l’idea di poter vincere, perché se ci crediamo probabilmente possiamo farcela. Se invece abbiamo l’idea di non farcela sicuramente perderemo”.

“Siamo assetati di risultati. I ragazzi hanno la testa giusta, hanno mostrato voglia e disponibilità, vogliono andare a Torino a giocarsela contro una grande squadra. La Juve si è contraddistinta per aver installato nella testa dei giocatori che cosa significa andare in giro con quel nome lì, è una cosa che dobbiamo fare anche noi. Ci stiamo lavorando, i ragazzi, anzi gli uomini, devono sapere che cosa significa portare in giro il nome di Roma e della città”.

“Gervinho? Ci ho parlato, è turbato da alcune proposte di mercato. Per noi è importantissimo, se resta però deve avere la testa e l’anima giusta. Cose parziali non ci servono. Totti? Si sta riprendendo da un lungo infortunio, ma sta bene, è a disposizione e abbiamo provato delle cose con Edin che possono agevolarlo. Dzeko ha tutte le qualità, deve solo essere tranquillo e sbloccarsi, gli serve fiducia perché è un gran calciatore. Non gli trovo punti deboli. Aspettiamo e arriverà. El Shaarawy? Me lo ricordo in maniera positiva, ha tecnica, corsa, qualità, poi si è perso. Ci ho parlato, mi ha dato dei segnali che mi sono piaciuti. Se vuole la nazionale deve far bene, non ha molte alternative”. Oltre a lui potrebbe arrivare anche un difensore: “Ci stiamo lavorando, c’è collaborazione tra me e Sabatini. Gli ho anche regalato tre stecche di sigarette...”.