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Spalletti torna nella sua Roma. Dal rapporto con Totti fino ai metodi anti-stress…

Il tecnico ha vissuto stagioni positive dal punto di vista professionali, ma complicate a livello di comunicazione

Andrea Della Sala

Questa sera Spalletti tornerà all'Olimpico contra la Roma che ha allenato fino allo scorso e con la quale ha vissuto un rapporto particolare. I tifosi giallorossi non lo accoglieranno, probabilmente, al meglio, i fischi dello stadio gli faranno male, ma di sicuro non lo spaventeranno affatto. L'esperienza alla Roma è stata difficile, a livello professionale molto positiva, mentre a livello di comunicazione parecchio complicata. L'ambiente romanista non è facile e Spalletti aveva i suoi modi per combattere lo stress: una volta durante una trasferta in Toscana i giocatori lo scoprirono che dormiva sul pavimento. «Volevo stare a contatto con la mia terra», rispose sereno. In altre occasioni narrano come di notte, nella palestra di Trigoria, lo vedessero tirare di boxe, al sacco, per scaricare energie e cattivi pensieri.

A segnare l'esperienza alla Roma di Spalletti è stato anche il rapporto con Totti, la cui gestione nell'ultimo periodo era diventata complicata. Durante il primo ciclo, il rapporto tra i due era idilliaco. Tanti ricordano come il tecnico – nel periodo del grave infortunio alla gamba (2006) – stesse fino a notte in clinica a tenergli compagnia, oppure organizzasse visite improvvise della squadra per tenere alto il morale del capitano. Finché il dialogo non s’interruppe. C’è chi dice che l’allenatore contestasse il comportamento extra-campo di Totti, chi invece replica che a Spalletti facesse ombra la gloria del «10». Fino alla prima separazione. Luciano il Grande rimproverò a Francesco il Sommo di non averlo difeso, l’altro replicò di aver fatto di tutto e che in realtà il tecnico avesse già in mano il ricco accordo con lo Zenit. All’inizio di quella stagione 2009 la Roma sembrava allo sbando. Per Totti fu un gesto alla Schettino, per Spalletti solo la logica conclusione di un abbandono da parte di tutti. Dopo queste premesse, il ritorno nel 2016 fece annusare la tempesta poi puntualmente scoppiata. Totti che andava per i 40 era facile da accantonare, ancor di più perché i risultati erano dalla parte di Spalletti. Nel 2016 Totti, però, è stato ancora decisivo e la crisi è stata portata avanti per un altro anno finché il 26 maggio non ha decretato vinti e vincitori nel ring delle emozioni.

(La Gazzetta dello Sport)

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