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Il rapporto tra Luciano Spalletti e Francesco Totti, non è un mistero, si è logorato nella seconda gestione giallorossa del tecnico. La Gazzetta dello Sport ripercorre i motivi della rottura tra i due, svelando anche un retroscena risalente ormai a due anni fa: "La storia è nota: il tecnico torna a Trigoria, lo storico capitano si sente messo da parte, Spalletti prima lo manda via dal ritiro prima del Palermo (febbraio 2016) in seguito ad un’intervista poco gradita alla Rai, poi discutono a Bergamo e deve intervenire mezza squadra a separarli. È aprile del 2016, Totti sembra pronto a smettere, se non fosse che lo stato fisico è buono e allora ogni partita o segna o fa segnare. A furor di popolo la Roma gli rinnova il contratto per un anno, Spalletti gradisce poco (eufemismo...) e l’ultima stagione insieme è peggio della penultima.
La prima crepa - pesantissima - è rappresentata dall’intervista di Ilary Blasi alla “Gazzetta” in cui Spalletti viene definito “piccolo uomo”, l’ultima - altrettanto pesante - avviene proprio a San Siro. Sono praticamente due anni che Totti e Spalletti non si salutano. L’ultima stretta di mano risale al 28 maggio del 2017, quando Totti ha smesso, ma tre settimane prima, il 7 maggio, ci fu la frattura definitiva. Sul 3-1 per la Roma contro il Milan, mentre tutto San Siro invocava Totti per l’ultimo saluto ad uno dei numeri 10 più forti di sempre, Spalletti fa entrare Bruno Peres. Stupiti tutti: tifosi, avversari e compagni di squadra, con Salah che, incredulo, si rivolse a Nainggolan: “Ma che fa?”".
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