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Spettacolo sugli spalti e anche in campo nella gara organizzata al Meazza per l’addio al calcio di Zanetti.Lo stadio è tutto per l’ex capitano nerazzurro mentre in campo tra panzette a profusione, ritmi da subbuteo e squilibri tattici, si è rivista la quantità di piedi buoni da far lievitare la nostalgia come un souflé. Soprattutto in un’annata di vacche magrissime per Inter e Milan. Stankovic prova subito la sabongia dei bei tempi, Chivu corre libero, finalmente senza caschetto, Cambiasso dirige il traffico, Cordoba e Samuel ringhiano come sempre, Eto’o non perde il vizietto di fare bei gol, Zamorano pressa anche i rinvii del portiere, Seedorf è il consueto professore, Nesta un maestro di eleganza, Boban un mestierante di fino, Inzaghi cerca il gol in tutti i modi, ma proprio non è stagione, Figo e Sylvinho pennellano cross, Sheva (lui sì tirato a lucido) sgomma ovunque, Sosa è un simpatico cilindro, con tanto di cellulare in campo a filmare la Curva. E Zanetti segna dopo uno slalom alla Tomba. E corre, corre, corre. Verso l’immortalità. Grazie Capitano.
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