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Serie A, i presidenti spingono per la riapertura degli stadi. Esecutivo verso il no: ecco perché

Alessandro De Felice

Le ultime sulla possibile riapertura degli stadi ai tifosi in vista del finale di stagione

Poche chance di rivedere i tifosi allo stadio entro la fine della stagione. Secondo quanto riferisce il Corriere dello Sport, nonostante le pressioni della Lega difficilmente il Governo darà il via libera alla riapertura degli spalti.

I presidenti spingono per motivi economici, con la questione dei rimborsi ancora in ballo, ma il possibile prolungamento dello stadio d'emergenza fino al 31 ottobre complica i piani. "L'esecutivo ha il timore che riaprire gli stadi (al massimo) per il 40% della capienza, potrebbe essere un segnale in controtendenza con il momento che il Paese sta ancora attraversando (la curva dei contagi ancora non è vicino allo zero come speravano i virologi) - spiega il quotidiano -. La Uefa in quest'ottica ha già fatto sapere che per gli ottavi e le Final Eight di Champions ed Europa League non è prevista la presenza di pubblico. Almeno per il momento".

Secondo il Cts, il problema è legato agli spostamenti dei tifosi (metro, pullman, auto nei parcheggi). Il documento della Lega è pronto e ieri sera è stato inviato alla FIGC. Servirà il via libera proprio del Comitato tecnico scientifico, che intanto potrebbe dare l'ok già oggi a una minore frequenza dei tamponi ai gruppi squadra, passando da 4 a 5-7 giorni.

In caso di mancato ok per il ritorno dei tifosi allo stadio, le linee guida del protocollo di 200 pagine saranno utilizzate per l'inizio della stagione 2020-2021.